Mesi orsono vi ho parlato del debutto dei genovesi Malombra: formazione neo-prog italiana, contraddistinta da venature dark e doom-seventies.

L'omonimo debutto, tanto per rinfrescarvi le idee, assemblava l'indimenticabile sound dei nostrani Biglietto Per L'Inferno, Jacula e Goblin con il più grintoso chitarrismo Sabbathiano.

Il secondo capitolo dei genovesi, pubblicato nel 1996 dalla Black Widow Records, esasperò l'approccio psichedelico e visionario caratteristico di Mercy e compagnia. "Our Lady of The Bones", infatti, può essere considerato l'apice creativo della formazione proveniente dalla terra del buon Faber.

Dopo anni di silenzio e di ritiro (spirituale?), i Malombra sfornarono un terzo e poco convincente lavoro.

L'anno era il 2002 e la musica era decisamente cambiata: testi meno fiabeschi e punti di riferimento sempre più distanti dai "seventies".

Sisters of Mercy e Rammstein, infatti, sembrano muoversi dietro le quinte di questo album. Al tutto, incredibile ma vero, va aggiunta una forte vena polemica e la predilizione per tematiche "complottistiche" ed "esoterico-tradizionaliste". Denuncia nei confronti di un mondo dominato da presunte cupole massoniche, dalla demonia del denaro, del sesso e dell'avere. Una visione del mondo, oltre che politica, che troverà più ampio respiro negli attuali progetti del cantante Mercy (vedi Ianva).

Eppure la nostalgia ci colpisce come un pugno! Dove sono finiti gli espedienti sonori di un tempo? Dove sono finiti i mondi paralleli, le streghe e gli inquietanti macellai che sembravano usciti da un film di Pupi Avati? Tutto svanito! Svaniti anche i synth, le tastiere incantevoli e i flauti.

E' doveroso, alle volte, evolversi e imprimere un nuovo indirizzo alla propria musica. Ma, ripeto, assemblare chitarre metal e/o industrial rock con un cantato baritonale, puzza di già sentito!

Si respira una certa epicità e una certa grinta, questo lo devo ammettere, ma i brani non eccitano! Non c'è quasi nulla da fare!

Dopo "Dissolution Age" (se avete letto autori come Guénon, non vi sarà difficile comprendere il perchè di questo titolo!) i "Malombra" non hanno sfornato altri albums.

Forse perchè questo progetto, con il passare del tempo, non aveva altre frecce al proprio arco o forse perchè le priorità dei componenti erano altre. Ma simili interrogativi andrebbero posti a chi di dovere.

Cercate, nonostante le difficoltà, i loro primi due lavori e trascurate senza preoccupazione questo terzo capitolo.

Elenco e tracce

01   Intro: The Useless Millennium (03:22)

02   Misery Domine (06:47)

03   El Centro (09:15)

04   The Lost Father (06:56)

05   The Dissolution Age (Reprise) (02:09)

06   The Dissolution Age (05:01)

07   Unknown Superiors (04:52)

08   The Duncan Browne Song (05:40)

09   Everybody Afterwards (05:47)

10   The Anti - Sex (06:29)

11   Venice Lido 1901 (06:08)

12   A Spiritual Waste (05:18)

13   Mortal Despise Song (05:10)

Carico i commenti...  con calma