ehm, breve premessa:

Leon Bix Beiderbecke ci lasciò (chi dice per polmonite e chi a causa del troooooppo alcool ehm, probabilmente la seconda…) a soli 28 anni e fu uno dei più grandi trombettisti degli anni ’20, di quello che fu definito “Jazz bianco”.

Bix (era di origini tedesche e molti credettero erroneamente che il suo secondo nome fosse il diminutivo di Bismark e niente…) si dimostrò subito un “enfant prodige” poiché imparò a suonare il piano a soli 3 anni, in compenso (ehm, si fa per dire…) a scuola andava malissimo, e nonostante i suoi l’avessero iscritto ad un college molto “esclusivo” dell’Illinois, si dimostrò alquanto scarsetto negli studi, ad illo interessavano solo due materie ovvero: sport & music.

Bix era uso bazzicare nottetempo i vari locali della vicina Chicago dove il jazz e l’alcool scorrevano come fiumi in piena, rientrando poi tardi al college bello sbronzo e restando più che assonnato durante le lezioni, indi si per cui mollò tutto anche su consiglio dei professori ed iniziò finalmente la sua sic breve ma intensa carriera musicale come cornettista improvvisatore.

Suoi maestri furono i cornettisti Dominic James La Rocca detto “Nick”, Joe Oliver detto “King”, Freddie Keppard, Emmett Louis Hardy, il clarinettista Leon Joseph Roppolo (di evidenti origini italiane) e l’indimenticabile Louis Daniel Armstrong detto “Satchmo”, il quale (benevolmente colpito) disse dopo averlo ascoltato: «Non ho mai sentito nessuno suonare come Lui», sicuramente qualcosa gli insegnarono pure i classici come Joseph Maurice Ravel & Claude-Achille Debussy di cui era appassionato ammiratore.

Perché tutta sta premessa, Vi chiederete Voi?

Semplice, perché ho saputo oggi che è venuto a mancare poco fa, alla veneranda età di 103 anni sì sì proprio centotre, quel grande attore di origini ebraiche di nome Issur Danielovitch (r.i.p.), e chi cazzo sarà mai direte Voi, beh, crebbe col nome di Izzy Demsky fin prima di arruolarsi in Marina, e chi cazzo è Izzy Demsky mi ridirete Voi (scassaminchie) giustamente, ok, ve lo svelerò subito, era Kirk Douglas, il quale cambiò legalmente il proprio nome prima d’indossare la divisa militare, ma questa è un’altra storia legata anche alla sua infinita carriera artistica, carriera che lo porto ad interpretare Rick Martin nel ’50 insieme alla sua compagna di classe Betty Joan Perske ovvero la bellissimerrima Lauren Bacall, in questo film noir/drammatico/musicaleYoung Man with a Horn” tratto da un romanzo che era ispirato alla vita di Bix Beiderbecke ehm, e qui il cerchio si chiude che mi pare d’aver intravisto il cap’ufficio che s’avvicina e devo immantinentemente tuffarmi nella montagna di scartoffie che deborda dalla scrivania, ok ci si vede…

P.S. sì, lo so, non è una vera e propria recensione (causa avvicinamento del nemico nei panni di sgherro/ammazzacristiani/capufficio) ma un accoppiata tra una semibiografia di Bix e similnecrologio di Kirk, sapevatelo e niente…

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