In quella nazione confinante a nord con la Germania, la Danimarca, negli ultimi anni il genere power metal ha trovato nuova linfa vitale: Wuthering heights, Pyramaze e non ultimi i Manticora hanno rinvigorito il genere. Quest'ultima band, della cittadina di Hvidovre, fondata nel 1996, ha fatto parlare di se. I diversi cambi di line up hanno scoraggiato le case discografiche che si accorgeranno del neonato gruppo soltanto dopo l'ep "Dead end solution". Trovato un accordo con la label Black Lotus, i sei componenti della band, capitanati dal singer Lars Larsen, entrarono nei studi di registrazione per lavorare a quello che è diventato il primo full lenght dei Manticora.
"Roots of eternity" rappresenta le radici del sound dei Manticora, ancora strettamente legato a band teutoniche come i Brainstorm e i Gamma ray ma influenzato anche dagli Iced earth, band che nel genere, nel bene e nel male ha fatto scuola. L'album si presenta compatto e ben suonato, tutte le cartucce posizionate al loro posto. Le due chitarre di Kristian Larsen e Flemming Schultz si intrecciano a creare melodie di sicuro impatto e riff taglienti al punto giusto, nonostante a volte siano sovrastati dall'invadente batteria di Mads Volf. Non convince pienamente invece la voce del singer, poco espressiva e ancora incapace di ben adattarsi alle soluzioni artistiche della band.
Ancora molto melodici rispetto ad adesso e meno raffinati sia nei testi che negli arrangiamenti, Roots of eternity si fa comunque apprezzare per la sua qualità, da considerare come album di debutto. "When forever ends" sorprende per la sua freschezza musicale. Un power metal melodico e potente allo stesso tempo, che sa come intrattenere l'ascoltatore. "The vision" è un'altra track di apprezzabile power metal, cui segue "Intoxicated" dal ritmo thrash e progressivo, chi ricorda da lontano i Symphony X. E come ogni album di power che si rispetti ecco giungere l'immancabile ballad dal titolo "Beyond the walls of sleep", ben suonata e anche piacevole per quanto riguarda le linee vocali. Nulla di originale, ma musica che si lascia ascoltare senza patemi d'animo e trova maggiori sperimentazioni anche nelle due mini suite "The flood" e "Roots of eternity" che confermano la validità di questo debutto targato Manticora.
Niente di nuovo sotto la luce del sole: scelte stilistiche già viste e sentite in passato ma arrangiate con qualità, che garantiscono oltre 55 minuti di musica apprezzabile. E' il futuro che ancora una volta cambierà le carte in tavola...
1. "From Far Beyond" (0:31)
2. "When Forever Ends" (6:49)
3. "The Vision" (4:58)
4. "Intoxicated" (6:37)
5. "Beyond The Walls Of Sleep" (3:32)
6. "Nowhere Land" (5:01)
7. "The Flood" (9:25)
8. "Pale Faces" (4:32)
9. "Private Hell" (3:45)
10. "Roots Of Eternity" (11:44)
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