Album del 1997, caratterizzato da lievi venature di rock psichedelico, atmosfere funkeggianti e commistioni elettroniche. Ben curato nella forma e nel contenuto è un buon esempio di pop rock all'italiana. Stiamo parlando di "Casa", secondo album da studio per i Maoelarivoluzione.

Il circuito musicale è quello dei Subsonica, Max Gazzè e dei Bluvertigo. Il successo decisamente inferiore. Il leader, Mauro Gurlino, piemontese, (Mao per tutti) lavora tra radio e televisione, e non ha difficoltà a promuovere l'album attraverso le consolidate amicizie con l'intrattenitore Andrea Pezzi. Mao dà al gruppo un'impronta personalissima, dove innesta tutte le conoscenze musicali che l'anno formato negli anni della gioventù. C'è un po' di pop britannico, un po' di rock alla Bennato, qualche venatura sudamericana e a tratti un po' di internazionalismo pecoreccio. Ma il risultato è un album gradevolissimo, nonostante i testi non si discostino mai troppo da temi sentimental-romantici. Grazie alla vetrina del Festival sanremese, il singolo "Romantico" ha un buon seguito radiofonico e fa da apripista a due ulteriori singoli "Satelliti" e "Chinese Take Away".

Ma veniamo all'album. Il sound risulta abbastanza personale già nel brano di apertura "Stringimi" con accenti di rock-psichedelico, piacevole, ma caratterizzato dal riff-tormentone. Più ruvido, con accenti vagamente metal in "Bolla di Sapone". Segue su quest'orma anche "Chinese Take Away". "Romantico" è invece adattissimo al pubblico sanremese. E' rock, ed ha comunque un groove piacevole. Buona trama musicale che sfiora il trash-metal in "Prima che sia troppo tardi". Swingeggiante e sorniona "Sogni D'oro". Poppeggiante, ma con un giro di basso gradevole "Pazzo di Te". Traspare qua e la, non solo in questo brano, un po' di atmosfera vintage. Simpatico, discorsivo e sambeggiante il groove di "Il Mare di Tokio" che non ha testo e si espone in un gramelot canticchiante tipo "shala la la". Soft rock "La Moglie Del Soldato", si riprende vigore con "Colazione". Elettronica e introspettiva "Solo Quando Piove" che ricalca un po' il sound dei Depeche. Funkeggiante e malinconica segue "Satelliti". Forse il pezzo migliore del cd. Sussurrata e cicaleggiante chiude "Casa", che non è un vero e proprio pezzo, bensì un interlude di pochi accordi di chitarra classica.

Un album non particolarmente innovativo, ma con idee interessanti qua e là. Il gruppo si scioglierà nel 2000 per lasciare spazio alle iniziative personali di Mao.

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