Piatto godurioso direi questo. La ricetta prevede un unico album e tre ingredienti tutt'altro che indifferenti al mio palato: una timbrica particolare e molto espressiva, quella di Marc Almond, una presenza aliena e a suo modo destabilizzante ovvero quella di Michael Cashmore dei Current 93 e un archivio letterario di grande fascino.

Marc Almond e Cashmore decisero di lavorare già nel 2008, partendo dagli scritti del conte tedesco Eric Stenbock, licenziando il breve ep The lunatic lover/Gabriel. Nel 2011 la collaborazione a distanza si consolida con l'uscita di questo lungo progetto che traduce in musica lo spirito della poesia più significativa di fine XX secolo. Oltre a Stenbock "Feasting with Panthers" contiene le liriche, riadattate per il canto, di Verlaine, Genet, Cocteau, Rimbaud e altri.

Trattasi, come avrete capito, di contenuti piuttosto ingombranti che lasciano paventare un rischio di "pesantezza" che viene fortunatamente ovviato dal grande professionismo dei due artisti. Marc Almond conferisce la giusta carica drammatica alle storie maledette dei protagonisti mentre Cashmore lavora di cesello costruendo un tappeto ricco ma garbato, non invadente e di classe. Un lavoro di equilibrio che vede le lunghe e complesse suite di "Boy Ceasar" e della conclusiva "Feasting with panthers" giocarsi gli spazi con le più intime e scarne "Patron Saint of Lipstick" e "The sleeper in the valley".

Siamo in definitiva sugli stessi territori di Antony & The Johnsons, con il quale Cashmore ebbe a lavorarci in "the snow abides", ma con virate di misura verso uno chic-pop che si pone fra un Paul Buchanan meno rarefatto e una Ute Lemper meno algida.

Un disco autunnale. Bello. Che entra fra i miei preferiti di questo 2011.

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