"Dedicato all'estasi che ci ha unito al pubblico in questi anni di concerti e vampe d'espressioni, sicuramente la cosa più bella che potesse capitare".
Questo disco live dei Marlene Kuntz, da come si può leggere, è dedicato ai fans del gruppo. Passiamo ora ad analizzare il titolo del disco: "H.U.P. = Ho Ucciso Paranoia"; Live = anagramma di Vile; Catharsis = Catartica.
Nel titolo sono quindi citati i nomi dei primi tre lavori (i più belli) che in sede live vengono riproposti fedelmente con l'aggiunta di qualche chicca che rende ancora più appetitoso questo cd. La catarsi è dunque l'elemento che collega gruppo e fans in sede live e chi ha assistito a un loro concerto sarà d'accordo con me. Qualche strano rumore buio e oscuro "diventa" 'Ineluttabile', la band sale sul palco acclamata dalla folla; la voce di Cristiano e affilata come il rasoio di cui parla nella canzone e il ritornello è un'esplosione di rabbia; insomma una grande opener, un pezzo rock da 10 e lode. Il secondo brano è 'Aurora', ovvero un inedito (presente però nel lp "Come Di Sdegno"), anche questo è un pezzo caratterizzato da rabbia e chitarre rockeggianti, come nella migliore tradizione marleniana. '1° 2° 3°' prosegue sulla falsariga dei brani già citati, così come la veloce e diretta 'Il Vile'. Quando poi la chitarra di Riccardo preannuncia 'Sonica', allora c'è un'esplosione generale del pubblico. La versione qui proposta è (se possibile) ancora più esplosiva delle versione in studio.
Dopo cinque brani tirati al massimo è il momento di un pò di calma, e non c'è pezzo migliore di 'Nuotando Nell'Aria' per accendere gli accendini e sognare. È un momento altissimo del live. Subito dopo tocca a Infinità, altro pezzo che consente di placare gli animi e i sudori. Si ritorna a ritmi più movimentati con 'Canzone Di Domani', a cui segue 'Spora n. 11' (le Spore, per chi non lo sapesse, sono dei brani strumentali dei Marlene spesso improvvisati in sede di registrazione). Si ritorna a fare sul serio con 'Le Putte' praticamente uguale come la versione in studio, a cui segue 'Spora n. 42', un pò più lunga (sei minuti circa) della precedente; questa Spora è praticamente un crescendo che esplode poi con le chitarre impazzite di Cristiano e Riccardo. 'Questo E Altro' è molto dura e pesante, e subito dopo, tra le urla della folla, ecco che ci viene presentata l'epica 'Ape Regina', ovvero uno dei più bei pezzi rock scritti dai M.K., qui presente in una versione particolarmente isterica e incazzosa. 'Una Canzone Arresa' ci riporta (temporaneamente) in lidi più tranquilli e sereni, così come la malinconica 'Come Stavamo Ieri'. 'Festa Mesta' sarebbe perfetta per chiudere il live, ma subito dopo il gruppo suona 'Lieve', peccato, anche perchè la versione dei CCCP è molto ma molto meglio. Il live dunque si chiude in questa maniera.
A conti fatti questo disco non è male, però se ci fossero state anche 'Overflash' o 'Retrattile', allora saremmo qui a parlare di capolavoro dei Marlene Kuntz. Un altro punto a sfavore del gruppo è la scarsezza di improvvisazione (il novanta per cento delle canzoni qui presenti è uguale alle versioni in studio). Tuttavia questo live dimostra la tecnica, la rabbia e la padronanza dei Marlene Kuntz in sede live. Consigliato ai fan della prima era dei Marlene.
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