Martin McDonagh torna dopo la sorprendente opera prima "In Bruges", poi diventata cult, con questo sua nuova pellicola e si sa, come dice Caparezza, il secondo album (in questo caso film) è sempre più difficile nella carriera di un artista, specialmente se l'esordio è stato folgorante.
Trama: Uno sceneggiatore in difficoltà viene inavvertitamente impigliato nella malavita criminale di Los Angeles dopo che i suoi amici bizzarri rapiscono l'amato Shih Tzu di un gangster.
"7 Psicopatici" è una grottesca commedia nera dalle venature pulp, con riferimenti all'industria cinematografica, in particolare al lavoro dello sceneggiatore e McDonagh probabilmente ci mette riferimenti autobiografici e personali nel protagonista interpretato da Colin Farrell. La vicenda è surreale, procede piacevolmente tra rapimenti canini, ammazzamenti, dialoghi brillanti, disgressioni omicide di psicopatici (in particolare la divertente storiella dei serial killer di serial killer, protagonista Tom Waits) fino all'epilogo nel deserto californiano.
Ottimo e variegato il cast, in primis i sempre grandi caratteristi Sam Rockwell, Christopher Walken, Woody Harrelson e Tom Waits.
Non siamo assolutamente ai livelli di quella chicca che era "In Bruges", è come se mancasse qualcosa per diventare un cult come il precedente, però rimane un buonissimo passatempo per quelli che adorano i film strambi con personaggi altrettanto pazzoidi.
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