“You, guys, play in a rock’n’roll band!”
Le parole che aprono “Come Down”, il loro esordio discografico sulla lunga distanza, non potrebbero essere più esplicite: i Mary Go ‘Round sono una “rock’n’roll band”, un gruppo che suona una musica diretta e “sincera”, di grande impatto, e che proprio sulla forza travolgente dei “live acts” ha costruito la sua fama. Voce, chitarra, basso e batteria, quindi; è questa la base del loro suono.
Non aspettatevi, però, i cliché di genere che tanti “rocker” di casa nostra continuano a propinarci (i soliti riff semplici e insistiti, gli stessi maledetti quattro quarti “dritti” e marziali…). Quelle che trovate qui, infatti, sono delle “canzoni” attentamente congegnate, frutto di una grande maturità compositiva. Pause, movimenti dinamici, cambi di tempo, inserti elettronici; sono tanti gli elementi che contribuiscono a rendere la loro musica varia ed imprevedibile.
Siamo lontani, insomma, dagli stereotipi del rock “alla amatriciana”, e non solo grazie al cantato in inglese, ma soprattutto in virtù di un sound e di un’attitudine veramente “internazionali”, parenti, semmai, del rock americano più intelligente e innovativo degli anni ’80-’90 (Jane’s Addiction, Faith No More, Living Colour, Red Hot Chili Peppers).
Attenzione, però, perché i Mary Go ‘Round hanno anche una forte personalità. L’intero lavoro, infatti, è attraversato da un’impronta melodica originale e chiaramente riconoscibile. Sembra incredibile, ma i pezzi sono tutti estremamente “morbidi” e “cantabili” (esemplari, in questo senso, “Lonely Boy” e “Mary Go ‘Round”), e alcuni hanno una linea talmente “appiccicosa” da avere la stoffa dei migliori “inni” da stadio (su tutti “New World” e “The City”).
Il miracolo del disco forse è proprio questo: la forza e la dolcezza, l’aggressività e la “tenerezza” per una volta sembrano davvero due facce della stessa medaglia.
Mary Go ‘Round: più che una promessa, una solida realtà.
Elenco e tracce
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