La gente corre e vaga per la città, segue le direzioni predisposte dal lavoro e dai doveri coniugali. Io resto seduto su una panchina, accanto a me ho un giradischi. E' mio, regalo di famiglia. Ci hanno girato i vinili dei miei genitori, dai Rolling Stones a De André, da Mia Martini ai Clash. Ora ci sono quei pochi vinili che mi capita di comprare. Qualche volta, quando ho bisogno di vitalità, ci metto George Clinton.

Da qualche tempo c'è sempre una voce, l'ascolto ripetutamente ed ogni volta mi crea sussulti. Sei tu, Masha. I tuoi vinili, quelli che ho comprato al Liò Bar li tengo in mano. Quelli che hai stampato per la Morr Music (mettiamo caso che esisti, Dio. Potresti benedirli?). Ne prendo uno, lo libero dalla custodia che lo imprigiona e non lo cura troppo dalle intemperie del tempo. Lo piazzo sul giradischi, cominci a cantare e d'improvviso tutti si fermano. Solo una ragazza ha il diritto di muoversi, è l'unica che ha percepito le tue canzoni. Libra attorno alla folla seguendo i ritmi delle tue canzoni, mi sembra conosciuta la sua faccia. E' quella che sto sognando da tanto tempo ma oramai ho perso. Così come ho perso lei scompare anche la folla, la panchina esplode sotto di me. Io ed il giradischi voliamo verso un'altra panchina. Siamo in un parco di Brescia, davanti a me c'è una distesa d'erba e tu stai lì. Masha, sei tornata in città e stavolta ti sei portata i tuoi compagni di viaggio. Quelli che non avevo conosciuto un anno fa. Cominciate a suonare ed il giradischi, per rispetto, come se fosse vivo, si spegne da solo e si mette ad ascoltarti. Sei di fronte al sole e con la chitarra crei un riflesso di luce che colpisce il mio volto. Resto un attimo accecato e poi mi ritrovo in camera mia, mi sono addormentato. Accanto a me c'è il giradischi dei miei, c'è uno dei tuoi dischi ed ha finito di girare da un pezzo.

Ascoltandolo mi sono addormentato, ho sentito l'abbraccio caldo delle tue canzoni e mi sono riposato. Ora che sono tranquillo ascolto l'altro lato. Fuori è giorno, c'è il sole e tu vivi dentro di me. Quando finisce lo sistemo nella sua custodia, dentro c'è anche una cartolina. La guardo, c'è Times Squadre raffigurata davanti. Dietro c'è il motivo per cui quella cartolina la conservo dentro il tuo disco. "Unsolved Remained" è del 2005, dopo un disco pubblicato con una piccola casa discografica Masha solista passa alla Morr Music.

Qualcuno direbbe che si tratta d'indie-tronica. C'è qualche effetto con le tastiere, la batteria che viene fuori piano piano e le svisate di chitarra quando servono. L'esperienza di una bravissima musicista che si plasma e diventa bellezza e capolavoro. Un bel suono, una voce fantastica e niente robe strane o astrazioni particolari. Le cose migliori vengono fuori con poco, spesso si scoprono per caso.

Carico i commenti... con calma