Malinconia cronica.

Già uscito in Italia e in altri paesi ma non ancora in Francia e in Inghilterra ecco il quarto lavoro del giovane berlinese. “I’ll Be A Virgin I’ll Be A Mountain” si presenta, un po’ come tutti i suoi lavori, come un concentrato di malinconia a risvolti amorosi un pò troppo uguale a se stesso.

Cambiata l’etichetta ( dalla Kitty-Yo alla V2 Records ) ma non il produttore, il suono del disco e tutto il motivo dell’album sono come abbiamo accennato molto vicini ai lavori precedenti e forse anche di più a “Lady Sleep”.
Un dolce e soffuso pop romantico bagnato da quella malinconia e sofferenza amorosa degna del più vero e sofferente poeta d’amore.

Dodici sono le canzoni del disco, dodici pezzi candidi e profondi dove la solita calda voce di Maximilian si basa su soffuse melodie tinte di quei colori autunnali e cariche di sentimento.
Il pianoforte è ovviamente, e ancora una volta, lo strumento più utilizzato al quale si accosta una chitarra acustica, leggere percussioni e alcuni archi.
L’album si apre con una commovente e profonda “Snow White” e Maximilian ci parla di una lei così vicina ma eternamente così distante, ci racconta di sogni che ovviamente vorrebbe si realizzassero. La sua splendida voce ci sussurra poche parole ma con una intimità che trasuda commozione. Al secondo posto è invece una chitarra acustica con un leggero arpeggio a far partire il canto mentre dolci archi e il solito piano subentrano a impreziosire questa seconda canzone d’amore.
Particolare attenzione va poi dedicata alla quarta traccia “Velvet Flower” dove il canto si fa più audace ma tristemente dimesso sembrando Elliott Smith inzuppato di quell’epica alla Damien Rice.
Alla quinta posizione si piazza il primo singolo estratto “Silly Lily, Funny Bunny”, bellissima e dolce ballata aperta da un lieve flauto e dove fiati e archi arricchiscono tutta la canzone dal ritmo danzereccio quasi perfetta per una colonna sonora.
La title track dell album è forse la più dolce, profonda e classica canzone “alla” Maximilian Hecker dove lo sconsolato canto si posa su un tappeto di pianoforte, chitarra e percussioni. Ancora una volta il dolce cantautore parla del suo amore, e di come farà a raggiungerlo.
La perfetta “Hecker-song”, la dolce ballata romantica, spensierata e dolcemente malinconica da ascoltare da soli abbandonandosi ai ricordi .

Insomma, anche con questo nuovo disco Maximilian ci accompagna in un viaggio raffinato dentro il nostro fragile animo a contatto con il nostro io più nascosto e troppe volte ignorato.

La nuova etichetta si spera lo aiuti a farlo conoscere di più così che le sue doti artistiche di unico songwriter tedesco siano riconosciute più a larga scala.




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