Dunque, io questi qua ancora non ho capito se ci sono o ci fanno. Non so nemmeno se mi piacciono: so solo che li ascolto rimanendoci (e scusatemi la finezza) di merda. Sono giapponesi e prima di ogni altra cosa dovete sapere che NON fanno parte, nel modo più assoluto, di quella (schifosissima) corrente musicale chiamata J-Rock e di tutta quella moda Visual Kei. A tal proposito, dovete sapere che recenti studi scientifici hanno dimostrato che chi ascolta il J-Rock è ad alto rischio contagio di malattie veneree, quali la sifilide e la gonorrea. E' noto anche che è la principale fonte d'ispirazione per gente come Gigi D'Alessio, Biagio Antonacci e l'ultimo che ha vinto Sanremo. In definitiva, capite anche voi che il J-Rock è il Male. Si dice che il metal è la musica del diavolo. Beh, è sbagliato. Barack Obama ha detto: "Se non ci fosse il J-Rock, il mondo sarebbe un posto migliore". Come dargli torto?

Fortunatamente, i nostri Maximum The Hormone oltre a non far parte di questa corrente/moda musicale, ci prendono pure le distanze, sfottendone (non poco) gli stereotipi. "Bu-ikikaesu" è il loro sesto, e fino ad oggi ultimo, album pubblicato nel 2007 (copertina orribile, ma perdoniamoli dai, sappiamo dove se lo son messo il buon gusto i giapponesi): lo ammetto, è un album con parecchi alti e bassi. Ma posso tranquillamente dire che è qualcosa di geniale. Cosa vuol dire geniale? Per me, a prescindere che possa piacere o far schifo, "geniale" è qualcosa che NON LASCIA INDIFFERENTI, MA SCONVOLGE. I Maximum The Hormone sono "famosi" per mischiare più generi musicali. Ma non è che fondono due generi o più insieme (vedi The Dillinger Escape Plan): loro tendenzialmente uniscono due canzoni e ne fanno una, e generalmente queste ipotetiche ed immaginarie due canzoni non centrano una cippa tra di loro. Il risultato è alquanto discutibile ma originale e di sicuro cazzone: così cazzone che durante l'ascolto è facile che il volto dell'ascoltatore assuma varie posizioni incredule per quello che sta ascoltando. Di sbigottimento. Poi magari va a vomitare, ma questo è un altro discorso. Aggiungiamoci il fatto che cantano in giapponese così le canzoni assumono un tono ridicolo; come per esempio "Chu Chu Lovely Muni Muni Mura Mura Purin Purin Boron Nurururerorero" (mi sento ridicolo io che lo sto scrivendo, pensate voi a cantarlo): inizialmente sembra una cantilena cantata dallo Zecchino D'Oro (di quelle allegre però) poi ovviamente si passa ad una parte dove ci sono delle urla sguaiate poi ad un qualcosa di funkeggiante (basso in slap). Reso l'idea?

Il punto forte del disco è sicuramente "Shimi": si apre con un bel riff circolare alla Black Sabbath (qui siamo sul doom gente), poi una parte hardcore (qui gente non siamo più sul doom) per finire poi in un (bel) chorus rockeggiante. Lo so, la descrizione delle songs così è pesante quanto un pugno in pieno volto; ma le canzoni sono proprio così, come dire, a pezzettoni. Per finire, questa è roba che non lascia indifferenti (alla fine nella musica credo che conti questo).

Vi lascio il link del video del singolo "Koi No Mega Lover" (sia pezzo che video a dir la verità, non mi entusiasmano), molto più utile di tutto quello che ho detto per capire questo gruppo. Li amerete o vi faranno schifo.

Di sicuro preparatevi a rimanerci male.

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