"Frankenstein Junior" non è una parodia comica di un vecchio e famoso film.

Frankenstein Junior" è un atto d'amore, è un omaggio che la coppia Wilder-Brooks fa a tutti i cinefili del mondo, riuscendo nell'impresa di divertire il pubblico con un prodotto ad altissima gradazione comica creando allo stesso tempo un ponte immaginario tra quel tipo di letteratura gotica, quei film degli anni 30 quasi prefiguratori (almeno io così li avverto) del conflitto bellico che verrà ed il teatro di Broadway, condendo tutto con una caustica comicità ebraica.

Non si tratta di lesa maestà e sono convinto che se James Whale, il regista del Frankenstein del 1931, fosse stato vissuto tanto da poter vedere questo film si sarebbe divertito un mondo! Siamo negli Stati Uniti nel 1930, precisamente in un'aula universitaria della facoltà di medicina di New York, quando il professore Frederick Frankenstein viene informato da un zelante esecutore testamentario che l'odiato nonno, il barone Viktor Von Frankenstein, gli ha lasciato un cospicuo patrimonio e che deve raggiungere il castello, residenza del parente defunto, situato in Transilvania per curare meglio le vicende legate all'eredità.

Arrivato in Romania farà la conoscienza (e noi con lui!) di personaggi indimenticabili: il servitore dalla gobba mobile Igor, la bellissima e svampitissima assistente Inga, la signora di ferro Frau Blucher, il poliziotto che ricorda il dottor Stranamore e con loro vivrà i giorni più pazzi nel castello più pazzo del mondo inseguendo le peripezie di un mostro creato in laboratorio che non ne vuole proprio sapere della buona educazione e che vuole solo andare a zonzo per il mondo come un teppista da strada!

Ci sono pochi film comici che hanno una qualche rilevanza artistica e questa pellicola è una delle eccezioni; se poi tra i film comici di valore si analizza quelli demenziali o parodistici allora credo che siamo d'avanti ad un pezzo unico: perchè fare ridere non è uno scherzo e riuscirci senza utilizzare i soliti espedienti un pò volgari e mettere in scena un prodotto che resiste nel tempo e  che migliora come il vino con la classicità formale di un bellissimo bianco e nero degno dei migliori film di Lang è una vera impresa da almanacco cinematografico.

Come dicevo in apertura Mel Brooks compie un vero atto d'amore, ama il vecchio cinema gotico Americano e questo traspare sin dalla prima visione, la sceneggiatura è brillante ma mai sconclusionata e la sua grande comicità è al servizio della trama e non il contrario. In Balle Spaziali e nei suoi successivi film ancora più scadenti questa passione viene meno e si avverte come non ami quello che parodia e purtroppo non ci regalerà più chicche del genere.

Una nota felicissima per quanto riguarda il mercato italiano è lo strepitoso doppiaggio eseguito da Oreste Lionello e compagni, un vero capolavoro!

In conclusione: lo so benissimo che lo avete già visto e rivisto ed il mio consiglio non può che essere di riguardarlo ancora e ancora e ancora. .il voto sarebbe 4 forse 4,5 ma non me la sento di dare meno di 5... i sentimenti conteranno qualcosa no?

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