Siamo nel 1975 quando Mel Brooks realizza il film definitivo del cinema comico/demenziale.
"Frankenstein Junior" ovviamente e' una parodia del celebre film del 1931 e lo "Young Frankenstein" del titolo originale non e' altro che il nipote del famoso Frankenstein che grazie alle sue nozioni scientifiche riusci' a creare un mostro prendendo corpo e cervello da persone ormai morte.
Il nipote inizialmente ripudia la sua parentela col nonno (definendolo "un coglione"), ma poi ottiene in eredita' il suo castello e decide di ripetere l'esperimento, ovviamente con esiti differenti.....
Questo film unisce una scenografia bellissima, un bianco e nero splendido a dei personaggi riuscitissimi (il gobbo Igor sopra a tutti) e , cosa fondamentale per un film demenziale, fa ridere. Se alcune battute sono un po' forzate e forse sentono un po' il peso dei 32 anni passati dalla sua realizzazione, altre fanno letteralmente sbragare dalle risate.
Oltretutto questo film anticipa di almeno 5 anni altri capolavori demenziali come quelli della coppia Zucker/Abrahams (L'Aereo Piu' Pazzo del Mondo" o Top Secret per esempio).
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Altre recensioni
Di cobalto torio g
"Frankenstein Junior è un atto d'amore, un omaggio che la coppia Wilder-Brooks fa a tutti i cinefili del mondo."
"Fare ridere senza volgari espedienti in un bianco e nero degno dei migliori film di Lang è una vera impresa da almanacco cinematografico."
Di Trofeo
"Poteva andare peggio. Poteva piovere.", espressione finale che sintetizza il tono giocoso e ottimista del film.
"Si può fare!" – la frase cult tradotta, simbolo della perseveranza e dell'umorismo del film.