Il 1998 vede l’uscita di “You've Come a Long Way, Baby”. Fat Boy Slim scala le classifiche mondiali, l’easy listening non sarà mai più popolare.
I Messer für Frau Müller, duo formatosi nel 1991 in quel di San Pietroburgo, cavalcano la marea ancora alta del successo di quei sound e fanno uscire il loro sesto album, “Allo, Superman!” nel ’99. L’album segna una notevole crescita artistica che poi sfocerà nel loro capolavoro “Second Hand Dreams” dell’anno successivo.
L’album è come al solito una macedonia psichedelica, stavolta con una base drum’n bass acida presente in varie tracce, come le prime due che aprono le danze: pupazzo di neve sotto ipnosi (un allegro boogie) e Allo, Superman! più tenebrosa con la sua ritmica sincopata. Con Koshmar, sempre sulla falsa riga di un drum’n bass acido con elementi dub, il duo scrive uno dei loro pezzi più inquietanti.

Gli episodi migliori in assoluto sono Aufiderzen, John! con chitarre surf, piano vaudeville e un clarinetto che si diverte a fare scale; vitamine a bordo (Vitaminy na Bartu) e l’insegnante di danza (Ucytel Tanzev) che somigliano a Fat Boy Slim per raffinatezza; Salut, Adieu! che col basso a spirale finisce per ipnotizzare.

In quest’album troviamo anche gli episodi forse più esilaranti della carriera dei russi: yris kiss kiss, una specie di balera movimentata e scandita dal canto di diversi micetti: un must per tutti gli amanti dei felini. E la prima dose del gatto felix, altra ballatona strascicata in cui uno xylofono biricchino e dei coretti angelici ci perculano.
In una Russia in piena crisi economica c’era chi riusciva a regalare un sorriso nel suo piccolo creando ottimi divertissment e che prendevano in giro il proprio passato sovietico, come nella geniale arrivederci, mare. In complesso un ottimo lavoro nel suo genere.

PS: ce l’ho originale e lo custodisco come una reliquia.

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