I Metallica per me sono il più grande gruppo metal di sempre. Detto questo, non vorrei far sembrare la mia rece come un elogio sdolcinato-snervante alla band, ma vi dico ciò per farvi capire il mio stato d'animo prima di vedere questo live.

Da ormai tempo, ero un pò "deluso" dai loro ultimi dischi; chiunque quando pensa ai 'tallica pensa inconsciamente ai primi 4 lavori della band, perciò, sarà il passaggio a sonorità hard-rock, saranno i cambiamenti di formazione, la band non sembra più la stessa. Quando acquistai St. Anger speravo non ad un impossibile ritorno alle origini, anche se non mi disdegnerebbe, bensì in un gran bel disco che cancellasse tutte quelle incertezze e delusioni segnate negli ultimi tempi. Messo nel mio caro-buon-vecchio stereo, il nuovo album mi sussurrava un nuovo colpo basso: nonostante 4 anni da "Garage Inc.", è quasi come se sia stato composto prematuramente, poche idee, pochi pezzi degni di nota, ed il tutto evidenziava una voglia di ritorno, ma ancora acerba e a mio avviso inutile (addirittura le parti di basso sono state registrate da Bob Rock...). Non era legittimo, ma io da fan dei Metallica vedevo ciò come un tradimento, come se una piccola parte di me stesse scomparendo malinconicamente, così c'è stato un allontanamento naturale, ma la speranza in me, in fondo, non è mai morta. Robert Trujillo: ho ascoltato qualche suoi cd nelle file dei Suicidal Tendencies o Ozzy Osbourne band, e mi ha subito impressionato sia come musicista sia per il suo playing-style. Nel momento in cui ho scoperto che fosse il nuovo bassista dei "the four horsemen", la curiosità mi spingeva a procurarmi nuovi live, per rispondere ad una domanda: la band è morta definitivamente o ha ancora qualcosa da dire?

Nonostante il poco tempo a disposizione, Robert si è ambientato sin da subito nel gruppo che prima vedeva esibirsi da headliner nei suoi concerti con S.T., e ciò mi era molto da conforto. Un giorno mi informano dell'esibizione della band al Rock am Ring 2006 in Germania: dovevo procurarmelo a tutti i costi. Se devo dirvi cosa penso del concerto, vi dico subito che è stupendo, forse uno dei più belli di sempre dei "the four horsemen". Band in forma, affiatata anche nelle minime cose; Hetfield non ha perso il suo carisma da frontman storico, la sua voce è sempre graffiante, e non sbaglia mai un colpo con le sue "maledette" chitarre; Lars è sempre lui, è come se migliorasse col tempo, con le sue solite "manie" di protagonismo e la sua solita bevanda (ma cos'è?); K. Hammett daapplausi, davvero spettacolari i momenti in cui si lancia con i suoi assoli meravigliosi, ed è una vera gioia sentirglieli fare dopo S.t. Anger...; infine Rob Trujillo, non sbaglia niente, il suono cattivissimo del suo basso è una piacevole-nuova caratteristica dei Metallica, molto diverso da Newsted, e per modo di suonare, anche se con tecnica diversa, ricorda il grande Burton. Scaletta mozzafiato!Tutto, e dico tutto, Master of Puppets, anche pezzi come Orion(presentati poche volte dal vivo) e finalmente tutta "Master of Puppets". Ovviamente l'inizio è stato segnato dalla bellissima "The Ecstasy of Gold", che in seguito lascia spazio a "Creeping Death"(che inizio!); "Fuel" (dal vivo è ancora più coinvolgente); "Wherever I may Roam"; poi "For Whom The Bell Tolls", preceduta da una grande introduzione di Rob accompagnato da Lars, forse uno dei pezzi più coinvolgenti del lotto, terminante con un assolo da brividi di Hammett; la stupenda "Fade to Black" e poi pausa... inevitabile direi.

Da sottolineare il fatto che mentre i 4 pauseggiavano, il pubblico li incitava a tornare col il coordinato battito delle mani, accontetati: da lontano si sente un intro: "Battery"!; senza un attimo di sosta sparano "Master Of Puppets", ed è delirio, con il pubblico pronto ad urlare tutto il testo della canzone; come l'ordine dell'album vuole, si passa a "The Thing That Should Not Be", tanto per completare il trittico d'inizio; eccoci alla commovente "Welcome Home", cantata quasi con rabbia da James, quasi a voler distruggere le sofferenze della band nel corso degli anni. "Disposable Heroes"; "Leper Messiah"; poi ancora una bellissima, quasi malinconica, introduzione di Rob alla cattivissima "Orion", una delle mie preferite, con il maledettoTrujillo che fa da padrone, sfornando assoli con precisione e maestria; per completare l'album si passa a "Damage Inc. ". Dopo una seconda pausa , si procede con "Sad but True", la dolce "Nothing Else Matters"e poi... fuochi d'artificio simulanti la violenza della guerra, precedono "One", da brividi... poi "Enter Sandman", ed ancora fuochi d'artificio, per la gioia del pubblico. Ecco che la band simula la fine dello show, ma i metallari presenti non sono ancora sazi: ed ecco a loro "Last Caress" ed infine"Seek & Destroy", inno della band. Ed è davvero finita dopo 2 ore e 15 di concerto!

Come detto in precedenza, questo live segnala il grande stato di forma della Band, e credo sia un buon segnale essendo alle porte di un loro nuovo album... ed i loro fan, me compreso, sperano in una loro rinascita.

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