Live EP 1982.

Metallica: "The Bay Area Early Days" (tutto scritto con una computergrafica orrenda).

La domanda che mi sono posto mezz'oretta dopo aver comprato questo cd è stata: "Ma siamo sicuri che è un cd dei Metallica?". Infatti, ormai assuefatti gli occhi alla spiazzante e maestosa scritta MetallicA, con la M e la A simpaticamente allungate all'ingiù, sono rimasto un po' di m***a nel notare che, in effetti, la scritta è caratterizzata da una colorazione grigia-pongo-metallica (se ho passato l'idea...) e, soprattutto, niente lettere allungate!

Primo impatto negativo dunque, impatto che mi lascia alquano perplesso sull'effettiva autenticità sull'album in questione (avendo infatti letto in precedenza sulla rete un avviso riguardante la possibile presenza di un falso album dei Metallica, spacciato per originale, in realtà bufala). Controllo per sicurezza: James Hetfield gu. & voc., Lars Ulrich dr., Ron McGovney bass, Dave Mustaine le. gu. & voc. Accertata la presenza della formazione dei Metallica agli esordi (durata poco) e un pelo rassicurato, accendo lo stereo.

La prima traccia NON è una traccia: è la registrazione di una voce che, con timbro metallico (ma che strano..) presenta il cd. Orripilante, soprattutto per l'effetto eco alla fine. Convinto di aver buttato nove euro nel cesso, preparo le orecchie a qualsiasi cosa possa uscire dallo pseudostereo (cd player e casse del pc). Meno male, penso, mentre le prime note di "Hit the Lights" schizzano fuori e travolgono, con la furia ancora giovane e graffiante di un Hetfield ancora acerbo come cantante (ma non come chitarrista): è divertente poi cogliere le piccole variazioni che distinguono l'assolo eseguito da Mustaine rispetto a quello che sarà poi ripreso in "Kill 'em All" su performance di Hammett. Dopodichè cogliamo una rovinosa e trascinante "Seek and Destroy", la mattatrice dei live (se avete presente 'Live Shit'), eseguita con violenza, intensità ed emozione, come pure "Motorbreath", altro pezzo utile per svegliare gli auditori, con il riff immortale che la contraddistingue. Non c'è dubbio, sono i Metallica, e da questo momento in poi non mi interessa più se l'album sia originale o meno, anzi me ne scordo completamente.Passiamo poi a una " Phantom Lord" che appare più strana senza quell'arpeggio cupo, che smorza tutto e spezza il ritmo della canzone, rendendola più accattivante (ma questa è un'opinione personale). Si potrebbe persino glissare sull'ottima "Jump in the Fire" coinvolgente come sempre, per parlare più ampiamente di "The Mechanix", canzone "madre" della successiva (e ben più famosa) "The Four Horsemen", sempre in Kill 'em All. Qui viene esposta una versione molto più grezza, senza gli arrangiamenti musicali inseriti dai Metallica quando poi hanno dato alla luce Kill, ben diversa da questa (e basta sentirla per capirlo). Si conclude con "Metal Militia", brano che non ha bisogno di ulteriori commenti.

In sostanza, si tratta di un album per certi tratti acerbo, per certi tratti maturo quanto basta per sfondare le "casse" a tutti: incertezze che verranno poi spianate con la line-up riformata. Nonostante volessi comunque dare un 5 a questo album, per l'affetto che provo per i vecchi metallica, mi son visto costretto a dargli 4, perchè è prodotto da cani: comprensibile per un Ep, ma fino a un certo punto. Ok basta con le cazzate, devo dar da mangiare ai criceti.

Un saluto ai vecchi PKers!

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