Scommetto che non li conoscete! Alzi la mano chi ne ha mai sentito parlare. . . ok, dai, smetto di fare lo sborone e faccio la persona seria. I Dustland sono (anzi furono) una giovane band calabrese underground di qualche anno fa, di cui possiedo questo demo cd perchè li conoscevo personalmente, e, detto questo vi ho svelato i motivo della mia sbruffonaggine. Vi starete chiedendo: perchè recensire questo demo cd? Chi cazzo se ne frega di tre idioti sconosciuti! Semplice, lo possiedo e la recensione su DeBaser non esiste, stessa ragione di tutte le altre recensioni. E poi questa recensione la faccio col cuore in quanto ero affezionato al gruppo in questione, anzi credo, che recensirò altri dischi di gruppi emergenti dato che ne conosco un po'.
Storia brevissima quella dei Dustland, che si formano nel 2000 e si sfaldano nel 2003/2004 per cause ancora ignote, perfino a chi li conosce di persona, forse perfino a loro stessi. Pubblicarono questo demo dopo circa due anni di rare (in media una ogni 10 gg) session in sala prove e tre live all'attivo. Il demo contiene cinque pezzi degli otto mai composti dal gruppo nella sua breve e rallentata "carriera". Registrato in presa diretta in un solo giorno, le uniche sovraincisioni fatte sono quelle del basso, in quanto a causa della mancanza dell'elemento bassista, di suonare lo strumento in questione si occuparono i due chitarristi. Ovviamente, il tutto (manco a dirlo) come la maggior parte dei demo, autoprodotto. Il demo benchè non eccelso tecnicamente parlando, trasmette però, volontà, voglia di darsi da fare, e rende bene l'idea di cosa sia la musica fatta per passione e non per mestiere. Sonorità antiche che ricalcano la NWOBHM dei primi anni 80, contaminate con tutte le evoluzioni del metal successivo, questo è quanto contiene "Downing In Decay". Trascinante la opener "Dark Lady" benchè poco originale, ottima la melodia in "Mercenary Knight" e grande solo di chitarra nel finale (questa canzone è ispirata al fumetto Brandon, i Dustland vennero citati su un numero del fumetto in questione, ma adesso non so dirvi quale perchè non ce l'ho a portata di mano, ma ad occhio e croce si tratta di un numero della primametà del 2003). Più thrash il pezzo "Choosen One", molto power/classica "Floating in Virgin Skies", ed infine, marziale e cadenzata con un intermezzo composto di riffs da ultra-pogo conclude "Oblivion", forse il pezzo più maturo di tutto il disco. Discreta la produzione, sebbene sia stata praticamente "fatta in casa" e con scarsissimi mezzi.
Conoscere una band di persona, vederla nascere, assistere alla sua evoluzione, e poi vederne (ahimè) anche la fine è una cosa che non si dementica. La passione, la voglia di fare quando si è giovani, coadiuvato ai legami di amicizia(che a volte finiscono male) e la misticità sentilmentale che può creare il luogo in cui le cose accadono, possono rendere un esperienza di vita veramente unica. Questo è quello che mi viene in mente pensando ai Dustland. Forse i più di voi (anzi tutti voi) non ascolteranno mai questo disco, ma non mi interessa, questa era la storia che volevo raccontarvi e l'ho fatto. Questa la mia ispirazione. Putroppo il loro sito non esiste più, altrimenti avrei potuto mettervelo come link di maggior descrizione, ma ho ripiegatosu una delle tante recensioni pubblicate per questo demo.
PS. Sul numero di Brandon che vi dicevo prima, se lo andate a cercare, troverete scritto che erano di Catania. Ebbene, è una cazzata, i tre erano di Villa S. Giovanni (RC).
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