Quando la musica va oltre i nostri confini, trova le nostre emozioni.

Esistono poche parole, o forse troppi superlativi per definire questo autore, ma Micah P. Hinson è semplicemente un genio musicale.

Per capire come sia possibile, a soli 23 anni, essere già paragonato ai mostri sacri della musica d'autore mondiale, basta aprire la mente, avere pazienza ed ascoltarlo.

Micah ha creato un'opera dove l'ascoltare riceve pugni e carezze, l'alba ed il tramonto si uniscono, il grigio si trasforma in arcobaleno e viceversa, la malinconia e la speranza si rincorrono, ma anche nei momenti più tristi si riesce sempre a trovare una luce ed un sorriso. Un'opera a metà strada tra quella di Mark Oliver Everett e le Strings in “Live at Town Hall” e l'altro genio musicale americano, il diciannovenne Zach Condon di “Gulag Orkestar”, circuendo con chitarre, fiati ed archi a volontà.

E poi con quella voce... potrebbe cantare qualsiasi cosa, perchè se Antony è l'angelo, Hinson è il diavolo, un diavolo buono che ci prende per mano e ci aiuta ad aprire il cuore, a riflettere, ad emozionarci.

Sono già troppe parole. Saluti, Addison.

Elenco tracce samples e video

01   Seems Almost Impossible (03:42)

02   Diggin' a Grave (02:05)

03   Jackeyed (03:46)

04   It's Been So Long (03:01)

05   Drift Off to Sleep (04:36)

06   Letter From Huntsville (01:56)

07   She Don't Own Me (05:34)

08   My Time Wasted (02:09)

09   Little Boys Dream (04:23)

10   You're Only Lonely (05:39)

11   Don't Leave Me Now (05:27)

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Altre recensioni

Di  Jam

 Micah è entrato nelle mie viscere e me le può strizzare quando vuole.

 Passo il concerto con un sorriso stampato in faccia che neanche Joker.