"No Boundaries" era il suo primo folgorante ed inutile disco solista, che non diceva altro oltre al fatto che Michael Angelo è difficilmente raggiungibile sul piano tecnico. E il nostro simpatico e grezzo chitarrista ci riprova tempo dopo con un altro disco che ripropone le medesime soluzione del più famoso predecessore.

“Planet Gemini” altro non fa che stancare ed annoiare l'ascoltatore. Lo apprezzo Michael, perchè in fondo chi apprezza lo shred purissimo venera questo simpatico artista. Ma quanti possono resistere alla sua ostinata composizione fatta dei soliti riffs, dei soliti fraseggi ultra veloci, dei soliti sweep minori o maggiori, delle solite scale fatte ad una velocità che solo Cooley può superare? Come già detto per il disco precedente, questo "Planet Gemini" presenta buone idee ma sfruttate malamente. Michael Angelo potrà correre sulla sua Dean Doppio Manico, ma gli manca quella vera sostanza che possa fare di lui un musicista completo. E sparare le tecniche più disparata non è che una dimostrazione ulteriore della sua inventiva pari allo zero. Come al solito il disco si apre con un intro dalla durata di 2 minuti scarsi in cui ci mostra quanto sia bravo con il suo strumento, e via che parte la title track: “Planet Gemini” parte bene, un ottimo ritmo di batteria, ma appena parte con la parte solista. . . beh. . . mi chiedo il perchè di tanta tecnica sputata in faccia all'ascoltatore. “For reaches of space” vuole essere originale ma i suoi tentativi si perdono come al solito nelle parti soliste in cui si nota la completa incapacità di scrivere una melodia anche elementare. Sembra quasi che non sappia suonare lento, e che con possa fare a meno di muovere quelle stramaledette dita. “Across our universe” continua la ricerca di un qualche elemento controcorrente, come l'uso di uno strumento esterno alla chitarra (sembra un sax. . . non vorrei sbagliarmi). Ma nulla. Continua il nostro antieroe con la seconda parte di “No Boundaries”, che si apre prima con un introduzione che non ha veramente senso, e poi con la vera e propria parte strumentale. Lunga ben 7 minuti e mezzo, volutamente complessa. Dico volutamente perchè Angelo non smette di voler fare la gara con se stesso. "To Alpha sector 2" è il perfetto manifesto dello shredding e ho detto tutto. “So Much to live for” mi presenta un inedito Michael alla voce. Non l'avesse mai fatto. Avete presente le voci dei cantanti delle sigle dei cartoni animati giapponesi? Eccovi la voce di Angelo. E Angelo continua ad assordarci con la sua brutta voce con “These four walls”. L'ultima traccia è un ultima lunghissima dimostrazione di bravura tecnica fuori dal comune.

Non riesco a distinguere un brano dall'altro: le parti soliste sono tutte uguali, Angelo, e lo dico sinceramente, può correre quanto vuole, ma la musica è altro.

Elenco tracce e video

01   All Systems Go (01:39)

02   Planet Gemini (04:41)

03   Far Reaches Of Space (04:15)

04   Across Our Universe (05:13)

05   No Boundaries Part II (01:33)

06   Jam Game (07:28)

07   To Alpha Sector 2 (02:21)

08   So Much To Live For (03:51)

09   These Four Walls (04:43)

10   Time Traveller (06:41)

11   Show Time (05:09)

12   Off And Running (05:24)

Carico i commenti...  con calma