Il trionfo dell'immagine: Mann prende MV degli anni '80, conserva solamente i nomi e le tematiche ed esclude dialoghi brillanti, spiagge sempre piene di belle donne, informatori dalla battuta sempre pronta, coccodrilli, le sigarette senza filtro di Don Johnson e tante altre cose che lo rendevano sicuramente più televisivo, patinato e forse meno reale(e io adoravo Miami Vice 1985).

Qui invece il digitale ti catapulta nel film, niente titoli, si parte in quarta, musica assordante, luci accecanti, ti trovi in discoteca con gli agenti in incognito di Miami, tutto è frenetico, nella confusione dei corpi si scorge l'operazione che Sonny e Rico devono svolgere, scena di capolavoro realistico.
La trama continua nella solidità e linearità di un episodio allungato,dove i silenzi valgono più dei dialoghi. E' qui che va scovata la psicologia nascosta dei personaggi, Mann indugia nei silenzi di Farrell, rendendolo implosivo, al contrario del Crockett di Don Johnson, tutto carisma e vivacità. Oppure Gong Li, fredda moglie del boss della droga, tradisce il marito con Crockett e nel momento della scena di sesso le cade una lacrima mostrando tutte le sue incertezze. Foxx, nei panni di Tubbs, garantisce una partecipazione forte, ma meno presente di Farrell, nonostante questo, nelle scene di azione è sicuramente il protagonista.
Gli altri agenti speciali sono quasi tutti poco più che comparse, anche perchè il protagonista assoluto di questa pellicola è Michaell Mann che con i suoi virtuosismi crea delle pagine indelebili di cinema visuale (l'alta definizione lo rende unico) e sonoro (le esplosioni sembrano bombe atomiche, le pallottole sembrano cannonate, il rombo dei motori ti passa di fianco). Le splendide ambientazioni e la bella colonna sonora sono la ciliegina sulla torta.
La cupa notte di Mann si "accende" nella sparatoria finale e trova nel momento in cui Isabella (Gong Li) capisce la situazione... il mio picco personale.

Carico i commenti... con calma