E' di qualche settimana fà l'uscita del nuovo disco di Michele Pieraccini (artista sassarese al suo secondo lavoro dopo "Il gioco dell'oca" che comunque proponeva unicamente "cover") dal titolo "In volo". Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare in anteprima l'opera di Pieraccini e dobbiamo confessare di essere stati piacevolmente stupiti dalla bellezza di quest'album gradevole fin dal primissimo ascolto e decisamente di altissimo livello tanto da non dover invidiare niente ai tanti ben più famosi pubblicati in questa torrida estate.
Il disco si apre con "In volo" canzone che dà il titolo all'album e che è stata scelta dall'artista come pezzo "trainante," una scelta che si è rilevata poi azzeccatissima grazie anche al bombardamento delle emittenti locali. Il brano è decisamente orecchiabile e facile da ricordare come d'altronde "Specchio, Specchio" tipicamente estiva, molto ironica ma con un messaggio preciso (un elogio "buffonesco"alla vanità) che arriva immediatamente a chi lo ascolta e dove la sezione "fiati" la fa da padrone.
Ma sono tanti i brani di questo"figlio" (ama definirlo così) di Pieraccini che non si dimenticano: da "Barone Rosso" sino alla non facile "Altro che gioia" (a livello di testo sicuramente uno dei punti più alti) per arrivare alla struggente "Io scrivo di te", a parere di chi scrive la canzone più bella del cd dove il sax dell'ottimo GianPiero Carta (Isthentales) emana delle note che riescono a sciogliere il cuore sino alla commozione.
Un disco senza difetti quindi? Assolutamente no! Qua e là ad esempio si sente forse troppo l'influenza che Renato Zero ha avuto sulla crescita artistica del cantautore sardo ma di questo Pieraccini è consapevle e infatti in "La voce" ne prende perentoriamente le distanze sino a dichiararlo senza mezzi termini ("Zero non canterò più il cielo resto io uguale io"..).
Ottimi i test (dello stesso Pieraccini)i e ottime le musiche di Gabriele Masala (altro giovane cantautore isolano) ma và sottolineato anche che in questo disco hanno suonato i migliori musicisti sardi (da Paolo Zannin a Uccio Soro a Carlo e Paolo Pieraccini a tanti altri oltre il già citato GianPiero Carta..) mentre una menzione particolare và a Jò Erre per gli ottimi arrangiamenti.
Elenco e tracce
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Altre recensioni
Di gabriele1
Un cantautore sconosciuto (al momento) che però ha grosse caratteristiche artistiche ed emozionali.
Dopo aver allacciato le cinture di sicurezza si parte in volo già dalla copertina che attira, incuriosisce e mette curiosità e mistero.
Di Giovanni1
"Uno dei pochi cd che riesco ad ascoltare per intero senza passare avanti di traccia."
"Chi l’ha detto che un Artista è arrivato solo se riescono a farlo andare al Festivalbar????"