E’ ora di recensire il buon Mimmo Cavallo da Lizzano con un album veramente fuori dal coro. si tratta di "quando saremo fratelli uniti" dallo spettacolo teatrale "terroni" di Pino Aprile e Roberto D'Alessandro. Il disco vuole riscrivere (ed insegnare) la vera storia dell'Unita' d'Italia partendo dal presupposto che, almeno per una volta, la storia non venga scritta dai vincitori. E’ un disco che spiega come siano veramente andate le cose sull'Unita' d'Italia con fatti che purtroppo non si leggono su nessun libro di storia. Un disco che andrebbe studiato e fatto ascoltare agli studenti ed anche a qualche professore.

L’LP comincia con una bella ballata "Quando saremo fratelli uniti" che riafferma quanto l'Unita' d'Italia abbia contributo a spaccare il nord e il sud ("per stare in pace ed in gloria occorrerebbe riscrivere la storia" canta Mimmo). Il concept album prosegue con due invettive ben ritmate "Fora i Savoia" e "Garibardo" che narrano di come i savoiardi invasero il meridione scippandolo di tutto e di come l'eroe dei due mondi ("un metro e sessanta di un dio") sia stato in realta' ladro, negriero e persino assassino di Anita. "Siamo briganti" e' altra struggente ballata sull'essere brigante perche' chi vive sulla strada "se va a caccia e' anche una preda"; rende l'album gradevole ed indiscusso veicolo di verita' che andrebbe ascoltato con attenzione perche', magari, ha le potenzialità di riscrivere la storia. Oltre ai brani sopraccitati l'album contiene altri piccoli capolavori come "L'albero dei patriarchi" in cui e' racchiuso tutto il dolore dei meridionali costretti all'emigrazione per sopravvivere, con i pini loricati e gli ulivi che diventavano bauli, valigie per contenere le poche cose da portarsi dietro o "Ezechia da Verona" ovvero Cesare Lombroso che sosteneva che il meridionale nasceva delinquente per patrimonio genetico. Il disco contiene anche "SA-RC la mulopedonale", sul come e' nata quella strada costruita con corsie piu' strette e con materiali non di prima qualita' per risparmiare.

Chiedo perdono per questo mio primo scritto. non e' facile tenere conto della storia d'italia non scritta e di quella che invece abbiamo studiato per anni sui libri che ci hanno imposto nelle scuole. ma a Mimmo ci tenevo visto che nessuno aveva scritto ancora nulla.

Grazie.

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