Sono nato appena in tempo per assistere agli ultimi colpi di un'industria discografica ancora in grado di porre la versione fisica di un album alla stregua di un documento, la testimonianza di un vissuto circoscritto ad uno specifico lasso temporale. Quando arrivarono gli split, fu amore a primo ascolto: più artisti, quindi più storie ed una immediatezza d'ascolto senza paragoni. Oggi la musica é ovunque, tranne dove sarebbe lecito trovarla. Nei dischi, per l'appunto.
Ecco perché un EP dei Ministri é un'ottima notizia, come sempre quando si parla del trio meneghino, questa volta più che mai provvidenziale corrobotante alle distratte domeniche pomeriggio sotto l'ombrellone.

Musica fatta da sempre come gesto di responsabilità, per la seconda volta in carriera pubblicata attraverso un supporto ideale a compiere un ragionamento a più ampio spettro rispetto al singolo ma con la possibilità di tenere alta l'attenzione grazie all'esiguo numero di tracce.

"Cronaca Nera e Musica Leggera" é l'istantanea di un'urgenza espressiva conscia del porsi tante domande e del sapersi dare poche risposte, nessuna verità fatta cadere dall'alto con la spocchia del musicista alternativo di turno, il gusto di riscoprirsi umani nel compimento di una riflessione diventata sempre meno abitudine e sempre più meraviglia.

C'è tanta artigianalità in questo nuovo lavoro della premiata ditta "Divi & Co.", a partire dal suono: crudo, di quella imperfezione che appartiene alla natura, al vero, per questo in continuo mutamento nei confronti di sé stesso e dell'aria attraverso la quale viene lasciato vibrare, quindi in grado di sfumare e capovolgere le prospettive ad ogni ascolto.

L'attenzione ai testi, mai così finalizzati a nascondere il significato dietro le parole per manipolarlo, trasmormarlo, reinventarlo, fa si che la nuova musica dei Ministri diventi propria già dal primo ascolto, corredata da un'ampia gamma di paradossi attraverso i quali imparare ad abbracciare con pazienza e tolleranza chi ha un'altra verità.
La sublimazione dello spirito condivisivo dell'arte, catarsi, fucina del pensiero.

In un momento difficile per l'intera categoria, i Ministri difendono, anzi, reclamano il proprio spirito battagliero con rinnovata consapevolezza nei propri mezzi, senza cedere un millimetro di terreno al compromesso musicale e facendosi trovare preparatissimi al confronto col presente.

Mi sbagliavo. La musica, quella italiana, nei dischi la si può trovare ancora. Fidatevi.

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