Gruppo: MISTURAFINA
Titolo: TUFFO VIRTUALE
Anno: 2001
Casa Discografica: ZOMBA RECORDS ITALIA S.R.L.
Etichetta: JIVE

...così il tutto dovrebbe essere riperibile ! "...chi se ne fraga se fuori piove, se questa sera facciamo l'amore..." ecco la parte iniziale di "Per un altro bacio", il piccolo tormentone che nel 2001 permise ai Misturafina, giovane band di Frosinone, di approdare su qualche emittente televisiva come Mtv o All Music (ex ViVa Rete A) per poi scomparire, purtroppo, l'anno dopo.

Ma prima di questo, prima di scomparire nel nulla, inghiottiti da un immenso buco nero che sta al centro della musica italiana, i Misturafina pubblicarono un album dal bizzarro titolo "Tuffo virtuale"; decisi, proprio nel 2001, di acquistare il disco per sentire se veramente, come tutti mi volevano far pensare, se la band in questione era uguale a un sacco di altre band "pop/banali/sdolcinate/scontante"...beh, mi dovetti ricredere.

Sotto la mia recensione. Le influenze di tutto il disco sono decisamente brit-pop e il background jazz della band riaffiora in alcuni pezzi, la voce di Marcello Giona è ben impostata, delicata, a tratti poetica e adattissima per il genere, gli altri quattro componenti sanno la loro, i cori e i controcanti azzeccatissimi rendono il tutto un magnifico lavoro. "Tuffo virtuale", la prima traccia del cd, è un rock melodico accattivante con un testo decisamente pop-alternativo ("ho una nonna matta che si agita un pò, è videodipendente, nevrotica"), un ottima scelta per aprire le danze e dare il via, in modo energico, alle altre 10 tracce.
"Per un altro bacio", secondo singolo estratto, è si un pezzo orecchiabile, semplice e a tratti fatto apposta per vendere ma è anche (sicuramente) un pezzo onesto, musicalmente leggero ma ben strutturato; come prima ballata acustica troviamo la bellissima "Anna", il temo trattato è l'amore, le parole che Marcello usa sono quelle di un poeta e la parte strumentale, costruita in prevalenza su chitarra acustica, violini e batteria jazz, accompagna in maniera ottimale la voce.

"Io ti darei", uno dei miei pezzi preferiti, sa come fare emozionare chi l'ascolta (me, ad esempio) e, allo stesso tempo, riesce a trasportare lontano, in qualche sperduta oasi, la mente e il cuore in men che non si dica; inutile ormai dire che i giri di chitarra sono stupefacenti e incantevoli. Ottima musica e ottimo testo ("io ti darei la Luna intera se fosse raggiungibile"). "Sebonè", oltre ad avere il testo più particolare, è anche la canzone più difficile da proporre al pubblico giovanile visto che si tratta di una salsa/pop all'italiana, genere che non si sente spesso in Italia, difficile da gustare se uno pensa di aver acquistato un cd pop/commerciale, quindi, da qui possiamo capire la validità, buttata al rogo dalle case discografiche, di questi bravissimi musicisti con la M maiuscola; ecco una farse mitica di questo testo "surreale": "vivo un pomergiggio di calma piatta, ho la faccia stanca non reggo più, vendo collanine di ceralacca, faccio un pò fatica a tenermi su".

La sesta traccia, ovvero il terzo singolo estratto, si intitola "Quando sorridi", qui la band di Frosinone ritorna al brit-pop italianizzato, la formula testo semplice, bella voce, parte strumentale melodica e i cori alla Beatles funziona ma non quel tanto da rendere questa canzone una delle più belle. "Stai con me", primo singolo estratto nel 2000, al contrario del brano precedente, è veramente una dei pezzi più belli di questo gruppo; ballata acustica in stile soft-rock, nostalgica e strappalacrime quanto basta, senza eccedere nel banale; le parole di Marcello fanno centro un'altra volta ("rimani come sei, amando quando vuoi, più forte se lo crederai e tu non cambierai") e l'atmosfera rilassata del pezzo è da paura; la batteria jazz e i sonagli creano un sottofondo ritmico da favola mentre basso e chitarre acustiche ti fermano il cuore per 3 minuti e 50 secondi di magia.

Da ascoltare a tutti i costi... "Tu sei" è carina, un pò troppo simile a "Quando sorridi", ma si fa ascoltare senza problemi; bello l'assolo a 2 minuti e 15 secondi. Folle, molto Prozac + (sentite un pò quanto sono eclettici), la traccia numero 9, "Tua (Un domani diverso)", post-punk psicadelico verde, bianco e rosso; assurda sul finale con feedback di chiusura, traccia che si distacca da tutto il resto del lavoro ma comunque sia ascoltabile.
Con "Teresa", terza ballata acustica, andiamo sul genere "musica leggere anni '60" con influenze spagnoleggianti del testo. La combinazione batteria jazz, chitarra acustica e violini funziona sempre e i Misturafina sanno come farne buon uso. Undicesima e ultima taccia "Per un altro bacio (acustic version)"; versione accorciata e più leggera. In certi punti funziona addirittura meglio di quella originale.

Che dire... peccato che i Misturafina siano scomparsi, oltretutto in modo indecoroso, nel 2002 con l'orribile singolo "Ho voglia di ballare"; secondo me avrebbero potuto dare molto di più al panorama musicale del nostro bel paese rispetto a band da mercato come SugarFree, Finley, ex LunaPop e compagnia bella... peccato... davvero un garn peccato... per fortuna c'hanno lasciato questo disco che consiglio vivamente a tutti quelli che amano la buona musica.

p.s. Notare la bellissima copertina!!! Stupenda!!!

Elenco e tracce

01   Tuffo Virtuale (00:00)

02   Teresa (00:00)

03   Per Un Altro Bacio Acustico (00:00)

04   Per Un Altro Bacio (00:00)

05   Anna (00:00)

06   Io Ti Darei (00:00)

07   Sebone' (00:00)

08   Quando Sorridi (00:00)

09   Stai Con Me (00:00)

10   Tu Sei (00:00)

11   Tua ( Domani Diverso ) (00:00)

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