I Mogwai sono quel tipo di band, che vuoi o non vuoi, hanno in serbo una canzone per ogni momento.
Come se sapessero esattamente quello che stai provando, come se stessero cercando di creare una colonna sonora alla tua vita, alla vita di tutte le persone che ogni tanto chiudono gli occhi e decidono di concedergli un po' di attenzione.
Dovevo passare due ore in macchina: lasciarmi alle spalle le scialbe spiagge nuvolose marchigiane ed immergermi nella fumosa nebbia di Bologna.
Allora cosa ho fatto? Io che sono un fan abbastanza invasato mi sono messo in borsa 3 cd: "Mr Beast", "Hardcore Will Never Die But You Will" ed "Happy Songs for Happy People".
Il mio umore non era dei migliori, ma la pioggerellina tenue, l'A14 semideserta e una colonna sonora perfetta hanno reso il viaggio un'esperienza affascinante. Inoltre mi hanno dato la voglia di scrivere questa recensione.
Perché ho scelto "Mr Beast"?
Non saprei con esattezza... Forse perché i rintocchi di piano di "Autorock" lasciano capire fin dall'inizio che stai per assistere a qualcosa di magico.
Perché l'emotività di canzoni come "Travel Is Dangerous", "Friend of the Night" non ti lasciano trattenere le lacrime.
Perché ogni nota è al suo posto, le dinamiche sono semplicemente uniche: ma quanto è elegante "Team Handed"?!
Perché, quando il disco finisce, le bordate sonore e lancinanti di "We're No Here" hanno portato via tutto con se, come una risacca che non si lascia sfuggire l'ultimo galeone in via di fuga.
Non mi sembrava di essere in macchina in autostrada, era qualcosa di più.. Le distorsioni facevano tremare le casse dell'auto, ma la melodia ha sempre avuto il sopravvento. E' sempre così con i Mogwai, le chitarre si attorcigliano fra di loro, senza che possano più essere distinte, la rabbia sale, la furia, l'inquietudine... Ma la melodia non se ne va mai, neanche durante la più lancinante delle sferzate alle corde arrugginite. Mai.
Il disco è finito e io lo lascio ricominciare... Non me ne accorgo neanche, perché ogni pochi minuti vengo teletrasportato in un nuovo pianeta, con nuovi colori e nuove storie da raccontare.
Trovo incredibile come solo loro, tra tutti i gruppi postrock (se così vogliamo chiamarlo) di cui è (fin troppo) pieno il mondo, riescano a trasmettere così tante sensazioni senza (quasi mai) aprir bocca... Proprio loro: che fanno i cazzoni durante le interviste e piazzano improbabili radiocronache calcistiche in sottofondo alle canzoni.
Se anche voi amate sedervi ad ascoltare "Friend of the Night" ed essere catapultati ogni volta in un luogo diverso, sapete di cosa sto parlando; altrimenti... Non sapete cosa vi state perdendo.
Elenco tracce testi e samples
03 Acid Food (03:40)
What happened after the storm
Was everyone okay
I tried to call again
I think they've gone away
(Will you look the other way)
(Will you look the other way)
(Will you look the other way)
(Will you look the other way)
I dreamt of an ice-age today
Cold and white to see
I walked for miles and miles
They came back another way
We learned them as we went
Forgot them straight away
The ones we left behind
The ones we sent away
(Will you look the other way)
(Will you look the other way)
(Will you look the other way)
(Will you look the other way)
04 Travel Is Dangerous (04:01)
Who might know of this?
The notes we left
Our final thoughts
And we knew they'd get ours out
*Sink, sink*
*Drowned* by our country
Old machine
Is cursed and forgotten
Never surface again
The air runs out
The captain's first
So we take to memories
And layers of clothes
Up there the family waits
And outside we heard hammers
Noises sound like the end
And we will never see them
Sink, sink
Drowned by our country
Great machine
Is cursed, old and rotten
Never surface again
09 I Chose Horses (05:13)
Mugen ni hirogaru
Ishiki no fuchi wo aruki
Koudo dake wo tayori ni
Kimi ni mukau toki
Hirakareta ao wa eikyuu no kanousei wo utsushi
Kimi to boku no kawasu kotoba wo tsunageru
Omoku taresagaru yuuutsu no katachi wo omoiukabe
Soko ni aru hazu no kokoro
Yagate souon ni kakikesare
Oowareta hikari ni kaeri
Modoru koto wo nozomu koe wa hashiru
Shizuka ni tomaru shiroi nami
Minamo de haneru
Kumo no utagoe
Kuruu hizashi ni yakusoku no moji
Ashimoto ni hirogaru
Shikou no kakera wo mitsume
Kanawanu mono ni kibo no namida
Hoshi wa dare no mono ni
Kanashimi no saigo wa itsuka
Bokura ni kaesareru monogatari wo tsuzuku
Kage ni utsuru hitomi ni
Takusan no hohoemi ni musuu ni narabu
Deguchi e no shisen
Saiai no fuukei
Maboroshi ga motarasu
Shiroi shunkan to te no hira
Subete hohaba no naka ni sonzaishi
Afureru mizu ni tochaku no kane
Sora no hashi to yuuyami no kensou
Yoru wo koete
Chinmoku no toki
Tomoshibi wo keshite
Tsukiyo no michi wo
Muku no egao ni mikan no shiawase wo
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It stretches on forever
I walk through this abyss of consciousness
Relying only on my heartbeat when I face you
The open blue reflecting eternal possibility
The words we exchange intertwine
A melancholy figure, hanging heavily
Surfaces in my mind
There must be a heart there:
Soon noise will drown it out
Returning to the concealed light
My voice raised, yearning to go back
White waves stop quietly
The song of the clouds breaking the surface
Letters of promise to the insane sunlight
I gaze at the fragments of thought spread out at my feet
Tears of hope for those unfulfilled
To whom do the stars belong?
Someday this sadness' end
Will be returned to us and the story will continue
Silhouettes reflected in my eyes:
Countless faint smiles lined up before me
Gazing towards the exit
This beloved landscape
A vision brings
An instant of whiteness and the palm of my hand
All exists within one stride
Bells sound the arrival of the flood
The bridge of the sky and the clamour of twilight
I pass through this night; in silence
I extinguish my lamp, and in the moonlit street
Give an innocent smile for the happiness to come
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Di Fog
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