E iniziato tutto con i Loop e gli Spacemen 3, la revisione non manieristica della psichedelica. Per raggiungere il disorientamento dei sensi, la dilatazione del tempo, secondo le teorie di La Monte Young si prendeva un riff di tre note e lo si ripeteva all`infinito giocando solo con la dinamica ed il tempo. Subconscio. I Mogwai di Glasgow continuano su quella strada con canzoni prettamente strumentali. Sul precedente "Come On Die Young" c'era la programmatica "Ex-Cowboy" che partendo da un giro ripetuto si perdeva in una furia degli elementi. Qui "Take Me Somewhere Nice" riprende nella struttura invece "Cody" sempre dal disco precedente, una le rare canzoni cantate. Molto bella ma già sentita. In "Dial: Revenge" canta Gruff Rhys dei Super Furry Animals, canzone decisamente brutta, con un’armonia vocale fastidiosa. Meglio gli strumentali. "Robot Chant" un minuto di intro di rumore bianco. E basta. Troppo poco. "2 rights make 1 wrong" è invece la più riuscita con un organo in sottofondo e l' occasionale pioggia di chitarre ma anche qui sotto controllo, pulite, addomesticate. Un disco sottotono per i Mogwai e stranamente soft. Non esplode mai. Meglio "Ten Rapid", "Young Team" e "Come On Die Young". In effetti "Rock Action" è un "Come On Die Young" di troppo.

Carico i commenti... con calma