Vi ho già parlato di Carcass e Napalm Death, di Benediction e Sinister, di Brutality ed Obituary, di Brutal Truth ed Entombed; tutte band fondamentali per quanto concerne il Death Metal. Mancano ancora all'appello i Morbid Angel; sono qui per loro in questa gelida serata; mi occuperò del primo singolo estratto dall'album "Covenant". Il disco che prediligo del trio della Florida: un'autentico testo sacro per chi adora queste maligne sonorità. Non starò qui a tediarvi con la cronistoria della band floridiana; dico soltanto che l'album è stato pubblicato, come "Individual Thought Patterns" dei Death, il 22 Giugno 1993. Due tra i gruppi più rappresentativi di tutto l'estremismo musicale che scelgono la stessa data per pubblicare degli autentici capolavori. Ricordo ancora la mia giovanile e gioiosa baldanza nell'acquistare in contemporanea i due lavori che rimasero per settimane sul mio impianto stereo a disturbare il sonno del vicinato!!! Ma veniamo al nocciolo della questione.

La Via Crucis uditiva si apre con il brano "Rapture"; tre sono i tratti caratteristici del famelico suono dei Morbid Angel. Per prima cosa il drumming potente, velocissimo, militaresco di Pete "Commando" Sandoval; segue il fraseggio chitarristico contorto, atonale, caotico di Trey Azagthoth (autore di quasi tutti i brani dell'Angelo Morboso). E per finire il growl compresso ed imperioso del vocalist David Vincent. Ed in "Rapture" queste peculiarità vengono esaltate ed amplificate da una produzione feroce e devastante. Una canzone cinica e violenta tra le più famose mai pubblicate dal gruppo; consiglio la drammatica ed inquietante visione del video promozionale per meglio comprendere l'assurda velocità esecutiva di Pete, sempre in doppia cassa.

Segue l'ancor più aggressiva e macellosa "Pain Divine" che contiene uno degli assoli di chitarra più ispirati e malati mai scritti da Trey; ed il dolore divino del titolo non è altro che la sofferenza provata dal figlio di Dio sulla Croce. Blasfemi, anticristiani e contro ogni forma di religione: ecco un'altra lugubre costante che ha sempre accompagnato la carriera dei Morbid Angel.

Del terzo brano contenuto nel singolo, "Sworn To The Black", non dico alcunchè. Scoprite da voi la sua tentacolare pesantezza.

Band da dieci e lode almeno per un altro paio di dischi; poi un costante declino ed un ultimo lavoro pubblicato nel 2011 che è autentica immondizia.

Ad Maiora.

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