Un blues soffertissimo. Ecco cosa troverete in questo disco. Una batteria di accompagnamento, due chitarre ed un basso acustici, e una voce di una intensità inaudita. Pochi, semplici elementi fanno di quest'album una pietra miliare nella storia della musica. Al posto del virtuosismo mettete la sostanza, e il gioco è fatto.

Ad affiancare Waters ci sono personaggi tutt'altro che comprimari,a cominciare da Willie Dixon, passando per Buddy Guy e infine Clifton James: le premesse per realizzare un buon album ci sono tutte.

Il titolo è emblematico di un certo cambiamento nella musica del bluesman: al posto delle infuocate scorribande blues ("Got My Mojo Working") troviamo un blues acustico, notturno, che non si lega che marginalmente al folk tanto in voga all'epoca. Il titolo, "Folk Singer", fu caldamente richiesto dalla casa discografica, che voleva sfruttare il nome di uno dei bluesman più richiesti dell'epoca unito al nascente movimento folk che otteneva tanti consensi. Al contrario di quel che si potrebbe pensare non si tratta di un disco di cover rivisitate in chiave acustica: ben sette delle nove canzoni che vanno a comporre l'album sono infatti originali, con due belle cover a chiudere il puzzle.

L'iniziale "My Home Is In The Delta" è il manifesto della musica contenuta nell'Lp, un blues d'altri tempi, pochi fronzoli e tanto dolore; la voce di Muddy è la protagonista di tutta la sessione, ora sussurrata ora sofferentemente urlata, narra delle infinite pene d'amore di un uomo, dalla dichiarazione dello stesso amore ai regali promessi ("I'm gonna buy you a brand new cadillac, if you only speak some good words about me") in cambio di dolci parole, passando per la disperazione di essere stati lasciati e chiudendo con lo scatto di orgoglio rivendicato in "Country Boy".

Le canzoni sono una più bella dell'altra, sublimate probabilmente nella celebre "Long Distance", e sono tutte accomunate da certi ritmi lenti tipici del slow blues, eccezion fatta per la strepitosa "Good Morning Little Schoolgirl", standard blues in 4/4 composto da Sonny Boy Williamson nel lontano '37 e registrata in seguito da decine di artisti. Posta al centro dell'album, segna un momento di discontinuità rispetto al clima plumbeo che permea le restanti otto composizioni, un bagliore di luce col suo ritmo incalzante ed allegro ad alleggerire l'atmosfera.

Uscito nell'aprile 1964, "Folk Singer" è un bellissimo album in cui il silenzio è paradossalmente un elemento importante, avvolgendo nel suo manto le poche note pizzicate dai musicisti in un atmosfera quasi surreale.

Un disco non per tutti, forse. Ma per gli amanti del blues sarà una vera goduria.

Carico i commenti... con calma