Ammettiamolo: il titolo di questo mini lp è uno dei piu' belli mai sentiti: "This is your bloody valentine". Wow. Ha qualcosa di truculento, di affasciante e romantico insieme.

Questa è, per alcuni aspetti, la musica che i My Bloody Valentine produrranno in seguito, con capolavori come "Isn't anything" e "Loveless", è questa e molto di piu'. La band qui è praticamente irriconoscibile: abbiamo Kevin Sheilds alla chitarra, non ancora ubricata di glider, magia e rumore a go-go; il batterista Colm O'Ciosoig, che mostra solo in parte le sue enormi potenzialità, una misteriosa tastierista Tina, di cui non si sa il cognome; ma si sa che ha inventato il nome della band, e alla voce Dave Conway (che rimarrà anche in "Geek" , "New record by" ).

Siamo a Berlino, è l'84, e i My Bloody Valentine sono uno dei tanti gruppi di sfera dark che calcano le scene del Batcave di Londra; dopo aver registrato questo grezzo, acerbo, ma intrigante album, si capirà che hanno davvero qualcosa da dire. L'album di apre con "Forever and again", un pezzo oscuro, oppressivo, con un incedere cadenzato, ricorda a tratti i Doors (anche per la scelta di usare le tasiere al posto del basso), e tratti un rockabilly malato alla Cramps. Il secondo pezzo esplode con "Homelovin'guy" garage-pyche tenebroso, con i suoni saturati e una voce, quella di Conway, baritonale, aggressiva, tra Nick Cave e Lux Interior. E' in "Don't Cramp my Style" che affiorano i My Bloody Valentine del futuro, in questo bellissimo, selvaggio stomp, con una batteria tribale in primo piano e urla selvagge, e, a differenza di quello che sarà, nessunissima traccia di pop. nemmeno per sbaglio. Terribilmente sexy "Tiger in my tank", un rock n'roll adrenailinco, tutto lo-fi e infiammabile.

Un'altra canzone degna di nota è "Inferno", gospel maledetto che resuscita i pezzi piu' lenti e sulfurei dei Doors. Certo, se non sapessi cosa sarebbero riusciti a fare dopo, i My Bloody Valentine, se non sapessi a che punto Scheilds&co (coadiuvati dalla dolcissima quanto inquietante voce di Bilinda Buchler) potessero spingere le loro intuzioni sul musica, rumore, estasi, amore e ultraviolenza, questo album lo troverei favoloso. Perchè l'atmosfera che si crea ti insegue per tutte le tracce, che, ben inteso, sono vere canzoni e non solo abbozzi. Perchè si percepisce che sotto la canzone c'è qualcosa; che sotto il loro rock n'roll c'è un sottile rigagnolo di veleno, che non è dato dai feedback, come nei Jesus & Mary Chains, è qualcosa di piu' sottile, e perturbante.

Qualcosa che poi, con gli anni, diventerà accecante.

Elenco tracce e video

01   Forever and Again (03:33)

02   Homelovin' Guy (03:03)

03   Don't Cramp My Style (02:26)

04   Tiger in My Tank (03:31)

05   The Love Gang (03:55)

06   Inferno (04:41)

07   The Last Supper (04:31)

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