Di concerti eventi negli ultimi anni ne abbiamo avuti ben pochi. Ma uno che merita davvero è stato quello che Neil Finn ha tenuto al St. James Theatre nientemeno che a Auckland nella lontana Nuova Zelanda.
Da cui un album assolutamente imperdibile come "7 World Collide". Imperdibile per diverse ragioni: innanzitutto gli ospiti (e che ospiti!!) Eddie Vedder, Phil Selway e Ed O'Brien dei Radiohead, Johnny Marr, Sebastian Steinberg dei disciolti Soul Coughing e Lisa Germano.

Quando più artisti si ritrovano insieme scatta un meccanismo di commistione di sensibilità e gusto che rende tutto un po' magico. Suoni caldi e coinvolgenti, emozioni a fior di pelle. Come quando Neill canta "There Is A Light That Never Goes Out" degli Smiths con Johnny Marr alla chitarra. Un'interpretazione ossequiosa di uno dei pezzi più belli degli Smiths e la chitarra di Johnny che ci mette il resto.
E il buon Eddie in "I See Red" degli Splint Enz e dispendia emozioni duettando con Neill in "Parting Ways" dei Pearl Jam.

Ma Neill Finn è stato insieme al fratello Tim la mente dei Crowded House, una delle pop band più fresche e interessanti di quegli anni '80 dal quale (come dice il buon Manuel) non si esce vivi. E qui li ritroviamo nei due pezzi più celebri di quegli anni gloriosi: "Weather With You" e "Don't Dream It's Over" che solo un trombone come Venditti poteva insozzare con la sua pedanteria (ricordate Alta Marea?).

Un altro motivo è la causa benefica del disco i cui ricavati verrano destinati alla causa di Medici senza Frontiere per il loro lavoro in Afghanistan. Non resta che augurarvi buon ascolto.

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