Arrivati al secondo album del loro percorso musicale, i Niagara si confermano una delle realtà più interessanti dell’attuale scena elettronica italiana, nonché uno dei pochi gruppi italici a poter essere esportabili fuori dalla penisola (lo dimostra la pubblicazione del disco per l'inglese Monotreme Records).

In “Don't Take It Personally” il duo Tomat/Ottino non si discosta di molto dalle sonorità del precedente “Otto”; nelle dieci tracce coniugano un’elettronica a tratti sperimentale e caotica (“China Eclipse”) e in altri momenti più rarefatta e dilatata (la deriva ambient di “Popeye”), una buona dose di psychedelia, suggestioni pop ibride (vedi “Laes”, accostabile a “Etacarinae” di “Otto”), campionamenti e loop, armonie vocali distorte e sintetiche.

L’unica pecca potrebbe essere l’assenza di un pezzo come “Seal” https://www.youtube.com/watch?v=vAeBDplVGGk, ma la qualità compositiva resta comunque a livelli alti e rispetto ad “Otto” si riscontra una maggiore coesione dell’insieme.

Sta a voi scegliere se farvi travolgere o meno da questa cascata sonora.

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