Ecco, io ho un orsetto, si chiama Paluk ed è carino.

E' carino e dice cose carine, tipo "facciamo merenda?" e "sei il mio miglior amico".

Poi dice anche "fottiti stronzo!" ma non lo dice a me, lo dice ai cattivi.

Qualcuno potrebbe pensare che anche lui è cattivo, mica per le parolacce però, ma perché a causa sua son finito in un posto dai muri bianchi.

Sembra infatti che Paluk lo veda solo io.

In questo posto dai muri bianchi c’erano degli uomini bianchi anche loro, e a ognuno Paluk ha detto "fottiti stronzo". Ma loro Paluk non lo vedevano e allora credevano che fossi io a dir quelle brutte cose.

Ah, quello era uno strano posto davvero, che sembrava di stare sulla luna o in un bicchiere di latte pieno fino all'orlo. E in quel bicchiere annaspava un sacco di gente. E, se non avete mai annaspato davvero, non potete capire.

Ma in quel posto ho conosciuto un giovane interessante, un certo NIcola Drago, uno che sosteneva di essere la reicarnazione di un oscuro cantante inglese morto in circostanze misteriose.

Ecco, questo Nicola cantava spesso una canzoncina carina, carina (carina quasi come Paluk) e lo faceva assai bene.

Che a quelli che annaspano raramente manca l'espressività

Ecco, a me quella canzone ha fatto riflettere...mi ha fatto riflettere sulla bellezza.

E ho pensato: esiste il capolavoro, ma esiste anche una bellezza fatta di niente. Poesiole di due versi, uno scorcio di strada, una fanciulla che passa furtiva.

Solo che quella bellezza li non la si può spiegare...ma, proprio perché non si può, è bello provarci.

Come certe conversazioni quando si è ragazzini, che parli tutta la notte. e, appunto, provi a spiegare e parli, parli...

Parli, parli, parli...

E allora parliamo anche noi...

Ecco, in questa canzoncina c'è una chitarra che fa da sè e quindi fa per tre...

E una trama come in filigrana, dove si intravedono pagliuzze d'oro e una specie di primavera...

Una canzoncina del mattino quant'altre mai...ma con parole psicotiche quant'altre mai pure loro...

Parla, in modo confuso, di quando si è bloccati nella ruota come una bestiolina in cattività, un criceto fate conto...

Parla di quando non si sa più chi si è...anzi di quando non si è proprio...

Ma se non sai l'inglese è quel tipo di canzone che sembra un pezzettino di paradiso...

Insomma oscurità e luce..."c'è come un ricordo di luce nel portico scuro" diceva infatti un poeta che ho conosciuto...

Oscurità e luce, ovvero la specialità di Nick Drake, che è poi quel cantante morto in circostanze misteriose.

Ecco, oggi non sto più in quel posto dai muri bianchi...e Nick Drake lo adoro..

Si, si, lo adoro...lo adoro molto...

E piace tanto anche a Paluk, ma questa cosa ho capito che è meglio tenerla per me, non sta bene essere amico di un orsetto che parla.

Che poi qualcuno che sa di Paluk c’è, ed è la mia nuova fidanzata che è un terzo pedagogista, un terzo signorina e un terzo nuvola. E che ,da quando mi conosce, è diventata pure lei una fervente drakiana...

(Che Nick Drake di solito alle fanciulle piace tanto, specie a quelle un terzo nuvola.)

Che una sera, mentre stava cucinando le trofie scamorza e speck, e ascoltavamo questa canzone, ha detto:

“mi sa che le trofie verranno buonissime”...

Infatti erano squisite.

Ps: la canzone si trova, in versioni leggermente diverse, in “Time of no reply” e “Made to love magic”, due irrinunciabili album di inediti...

Trallallà...

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