C'erano una volta i Nightwish, una straordinaria band finlandese capace di amalgamare l'irruenza e l'impeto contagioso del power metal con la grandiosità degli elementi orchestrali e la poetica malinconia del Grande Nord, sublimando il tutto con una stupenda voce lirica femminile, che li rendeva unici nel loro genere rispetto a Stratovarius, Rhapsody e Angra. A cavallo tra il 1997 e il 2000 questa band pubblicò tre capolavori: "Angels Fall First", "Oceanborn" e "Wishmaster"; canzoni come "The Carpenter", "Nymphomaniac Fantasia", "Lappi", "Stargazers", "Sleeping Sun", "Walking In The Air", "She Is My Sin", "Wishmaster"o "Bare Grance Misery" sono canzoni semplicemente meravigliose, evocative ed emozionanti, che sono diventate con pieno merito parte integrante della colonna sonora della mia vita. Poi sono arrivati i buoni "Century Child" (2000) e "Once" (2004) che hanno arricchito il sound della band di elementi più gotici e introspettivi, e di fatto segnandone il definitivo canto del cigno artistico, data la burrascosa uscita di scena della carismatica vocalist Tarja Turunen.
Tre anni dopo la band si ripresenta (o meglio, osa ripresentarsi) al pubblico con "Dark Passion Play", e tale disco fa davvero schifo: una vera e propria svendita ai canoni commerciali e gothic-modaioli MTViani. Autentico esempio di questa totale svendita e perdita di credibilità e il singolino "Amaranth": la canzone di per se vive sulla discreta vena creativa del chitarrista Emppu Vuorinen e del tastierista Tuomas Holopainen, ovvero coloro che furono le anime compositive della band, ma il risultato è talmente scontato e easy-listening da far venire la diarrea dopo due, al massimo tre ascolti, testo compreso: "Need someone to blame, In the end, little he can do alone, You believe but what you see? You receive but what you give?" E CHE DIAMINE VUOL DIRE, DOV'E FINITA LA POESIA DEI MIEI NIGHTWISH????
Stendiamo sette veli pietosi sulla "cantante" Anette Olzon (che recentemente ha pure duetteto con i Rasmus, no comment...) Amy Lee sarà pure un prodotto commerciale ma sfido chiunque a dire che non sa cantare, 'sta pulzella svedese invece è davvero squallida, con quel timbro da gallinella in vena di goticismi e quell'estensione vocale ridicola, che al confronto Avril Lavigne sembra Liv Kristine.
Insomma, auguro a questa squallida cover band di fare la stessa fine che hanno ingiustamente fatto i Litfiba con Cabo, a meno che Holopanien non dia il benservito SEDUTA STANTE alla bella (ma neanche troppo) Anette e chiamino al suo posto una cantante degna del nome Nightwish. In coclusione, disco e singolo da evitare come la febbre gialla, autentico manifesto della disgregazione e del totale flop artistico di quella che un tempo era una grandissima band, che tristezza.... Vabbè, mo' vado ad ascoltarmi "My Winter Storm", così mi tiro su un po' il morale)
PS: TARJA, TI AMO!!!
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