Cover di Far finta di essere sani

Quello che perde i pezzi
Traccia n° 17 dell'album Far finta di essere sani

Incisa nel 1973 da Giorgio Gaber. (05:12 min)

IL SIGNOR G LE SAPEVA GIA' TUTTE....

Un excursus attraverso la produzione di Gaber, tra le sue profezie/distopie poi avveratesi in maniera talora sconcertante e le visioni laterali delle vite di noi tutti, tra abitudini e tic quotidiani, miserie ed aspirazioni, il politico ed il personale.
Lo prendiamo dall'inizio della seconda parte della sua carriera, quella in cui, erano altri tempi, portava i testi, suoi e di Sandro Luporini, in interminabili tournées teatrali in tutt'Italia, dove anche il pubblico interveniva come usava allora, alzandosi e dicendo la sua, anche in aperta antitesi con l'artista che rispondeva e ne usciva a volte malconcio, altre no. Ora si preferirebbe mettergli un like su Feisbucc o diventare un suo hater, dato che pare che nessuno più esprima alcunché in pubblico, limitandosi a nascondersi dietro un nomignolo, od un mignolo.
Mi sorprendo, a volte, a chiedermi che ne penserebbe lui di questo o quell'altro fatto, davvero a volte sarei curioso di saperlo, così...

Giorgio Gaber - Quello che perde i pezzi (14 - CD1)

Dietro l'apparenza di una canzoncina leggera leggera, cantata con l'abituale nonchalance, si nasconde la constatazione dell'impotenza di fronte all'immobilità e, perché no, all'immobilismo, sia fisico che, ohibò, politico e quindi sociale, mentre G sciorina l'elenco delle parti anatomiche non più in uso, tra il rincrescimento dell'interessato e l'amara constatazione dell'evidenza: "se una cosa non la usi non funziona"...
E mica parlava solo di menischi e metatarsi.
Giorgio Gaber - Quello che perde i pezzi (Storie del signor G)

SETTIMANA COL NASONE>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Se una cosa non la usi, non funziona....
Tu e Quello che perde i pezzi
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