Lo confesso: sono un debole.

Nonostante avessi pure ascoltato il loro album d'esordio, "Hotel Tivoli", che a parte un bel suono pulito e un paio di spunti interessanti era una noia mortale; nonostante se mi restasse mezz'ora di vita la passerei ascoltando quell'album perché mi sembrerebbe durare un'infinità; nonostante mi fossi promesso, in buona sostanza, che non mi sarei fatto ingannare da tutte le recensioni positive che leggevo qua e là fra blogger fighetti e webzine; nonostante mi fossi promesso di non volermi rifare a tutti i costi dicendo, a quelli che quando dicevo "bello la Malavita dei Baustelle" e loro mi guardavano come fossi un mentecatto perché ho scoperto i Baustelle solo ora che hanno cominciato il loro declino commerciale con le major, e non dai tempi gloriosamente indie dei primi due album: "e i Non Voglio Che Clara, conoscete?"; nonostante mi stiano sui coglioni tutti quelli che "io ascolto solo musica indie"; nonostante tutto ciò, sono un debole.

Mi sono procurato il nuovo "album capolavoro" dei Non Voglio Che Clara, che si chiama Non Voglio Che Clara, e che, manco a dirlo: un bel suono pulito, un paio di spunti interessanti, una noia mortale.

Elenco tracce e video

01   Un nome da signora (03:52)

02   Ogni giorno di più (04:43)

03   L'oriundo (03:08)

04   Troppi calcoli (03:01)

05   In un giorno come questo (03:36)

06   Porno (03:38)

07   Sottile (03:08)

08   Questo lasciatelo dire (02:57)

09   L'avaro (04:06)

10   Cary Grant (03:55)

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Altre recensioni

Di  Targetski

 Questo disco, signori, è un bijoux.

 Fossero tutti così a scrivere d’amore, non ci si stancherebbe mai.