Ho amato questo disco al primo ascolto. Strano a dirsi, non succede così di frequente.

"Bachelite" narra storie di tempi recenti, lo fa sottovoce a volte, altre volte urlando, ma sempre con un'intensità che ti entra dentro.

Storie incredibilmente personali, talmente personali che ti pare di viverle mentre viaggi sullo sfondo di un sound tutto elettronico, che figura ampi spazi e scenari emozionali. Storie che parlano di cose che molta gente preferisce non sentire, o dimenticare.

Diciamolo pure, è un disco schierato, ed evito volutamente di accostare a quest'ultimo il termine "politico". Perchè c'è ben poco di politico, anche più in generale, se vogliamo, nel nostro momento storico.

Ma c'è molto di socialismo, il chè lo rende attuale tanto quanto appetibile per tutti coloro che hanno sete di rappresentatività popolare.

Le canzoni son tutte belle, a mio avviso su tutte spiccano "Sensibile" e "Cioccolato I.A.C.P.", forse per i temi che trattano.

Ma in tutte ritrovo comunque l'elemento collante, che mi colpisce e che mi fa amare l'opera intera: l'uso considerato e responsabile del vocabolario.

Elenco tracce samples e video

01   Superchiome (04:21)

02   Ventrale (03:17)

03   Dove ho messo la Golf? (06:18)

04   Sensibile (05:49)

05   Lungimiranza (04:00)

06   Cioccolato I.A.C.P. (09:19)

07   Fermo! (05:42)

08   Onomastica (05:55)

09   Venti minuti (07:02)

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Altre recensioni

Di  110188

 "Bachelite ti conquista al primo ascolto. Ti colpisce soprattutto la sua essenza."

 "Difficilmente dimenticherai la melodia di 'Cioccolato I.A.C.P.', la perla assoluta di questo disco."


Di  Pollack

 «Al 'i tedeschi sanno il fatto loro' mi si sono inumiditi gli occhi e ho sorriso spontaneamente nonostante tutto.»

 «Fare il doppio giro dell'isolato con Max Collini che parla della statua di Lenin che piange lacrime bianche come le navi del porto di Arcangelo.»


Di  damagedlemon

 Bachelite conferma gli Offlaga come una delle poche ipotesi plausibili di 'pop sensibile' all'italiana.

 Le storie intercettano la mutazione di una provincia emiliana che accresce gradualmente la sua paranoia.