Gli Olive sono uno di quei casi in cui il nome rispecchia perfettamente lo stile e la proposta musicale del gruppo; formatisi nella seconda metà degli anni '90, in pieno boom trip-hop, questo trio e successivamente duo inglese ha saputo proporre un pop elettronico con evidenti influenze soul/quiet storm semplice, poco appariscente, raffinato e molto elegante. Una proposta di classe senza essere inutilmente pretenziosa e sofisticata, non il tipo di musica in cui ricercare facili entusiasmi, emozioni forti o "momenti catartici", sicuramente non il tipo di musica con cui pavoneggiarsi per far vedere quanto si è alternativi, intenditori o duri&puri ma perfetta per momenti di relax ed armonia, per chi sa apprezzare il fascino anche quando si presenta in forme più sottili, discrete e misurate gli Olive sono un must. Se poi vi siete un po' stufacchiati di leggere dei Led Zeppelin e dei Vasco Brondi di turno, dei doppioni e dei soliti e scialbi flames (si, lo so che non succederà mai ma lasciatemi almeno sperare!) allora vi dò ufficialmente il benvenuto in questa mia umile recensione con un ideale bacio in fronte.

Gli Olive hanno avuto vita breve e la loro discografia si esaurisce nel giro di due album; purtroppo o per fortuna? Su questo si possono solamente fare congetture, semplicemente è così, il polistrumentista e compositore Tim Kellett ha voluto interrompere questo progetto per lavorare come produttore in ambiti di basso livello ma decisamente più remunerativi, per quanto mi riguarda la fase "anima candida" l'ho per fortuna superata, questo è il business ed ognuno è libero di fare le proprie scelte. "Extra Virgin" del 1996, il loro debutto, era un buon disco, ricco di soluzioni interessanti e ben trainato da un singolo forte come "You're Not Alone", ma aveva il difetto di viaggiare a corrente alternata, con qualche passaggio a vuoto di troppo, "Trickle" è un po' meno ambizioso negli intenti, ma nel complesso risulta più omogeneo, riuscito e fruibile. Di certo non è l'ascolto ideale per chi cerca l'originalità  a tutti i costi, ascoltandolo a scatola chiusa si potrebbe pensare ad un disco di Sade in chiave elettronica, grazie anche alla voce calda e vellutata della bravissima Ruth-Ann Boyle, e ad un orecchio distratto portebbe sembrare un po' statico e monocorde ma questi sono difetti "programmati", sono un inevitabile rovescio della medaglia, ma per quella che è la sua nicchia "Trickle" è praticamente perfetto, un'ora esatta di musica vellutata e suadente.

Che piaccia o meno, de gustibus, non si può negare che "Trickle" abbia con una personalità molto ben definita, Tim Kellett e Ruth-Ann Boyle avevano ben chiaro il tipo di disco che volevano realizzare e l'hanno realizzato senza intoppi e distrazioni, o almeno questo è quello che percepisco dalla fluidità armoniosa e rotonda con cui scorre l'album. La peculiarità più caratterizzante è sicuramente un mood soffuso e vellutato, che non indulge quasi mai a quelle atmosfere fin troppo eteree e rarefatte (personalmente non di mio gradimento) che avevano smorzato il precedente "Extra Virgin", ma al tempo stesso mantiene uno stile coerente con qanto proposto nell'album di esordio, senza cedere alle lusinghe upbeat e danzerecce di un pop più commerciale e convenzionale. Nonostante il suo appeal sornione e felpato, in questo disco non mancano episodi più immediati in grado di suscitare interesse ed attazione fin dai primi ascolti, come l'elegante rielaborazione elettronica di "I'm Not In Love" dei 10cc, perfetto esempio di cover di personalità nel pieno rispetto degli intenti e delle strutture dell'originale, ma soprattutto "Love Affair" e "Trickle", che rappresentano perfettamente il sound ricco ed avvolgente del disco, la prima con il suo sinuoso, misurato ma coinvolgente crescendo dalle venature new age, la seconda con atmosfere più in penombra ed un intrigante mix di R'n'B e trip-hop; e poi c'è la splendida voce di Ruth-Ann Boyle, un grande plus ultra che aggunge ulteriore fascino e carisma a questo misconosciuto e sottovalutato gioiellino pop.

Il meglio però va ricercato un po' più in profondità; con un orecchio attento e ricettivo ci si accorge che "Trickle" è un album molto più variegato ed eclettico di quanto possa inizialmente apparire, nonchè ricco di influenze ed atmosfere suggestive. Veramente splendida "Push", crepuscolare mix elettro-orchestrale in cui si amalgamano sentori celtici e latini, "Indulge Me", ballad di rara eleganza, malinconica ma leggera, sobria e vellutata non è certamente da meno, così come la sensualissima "Creature Of Comfort", passo felpato ed atmosfere esotiche che ricordano la contemporanea Sade di "Lovers Rock". I vertici però c'erano già in "Extra Virgin", e di qualità altrettanto alta, la vera novità di "Trickle" è il salto di qualità nei brani "di contorno", un'ottima ballad dal tocco soul come "Smile", il crescendo teatrale di "Liberty" e l'eleganza semplice e sobria di "Beyond The Fray", tanto per fare alcuni esempi.

Non ci sono "tappabuchi" in senso stretto ed episodi deboli come sound o come concetto, questo è un dettaglio importantissimo, che segna la differenza tra un album interessante (come "Extra Virgin") ed un ottimo album come appunto "Trickle", che oltrettutto ha avuto una sua importanza ed influenza, penso soprattutto a "No More Sweet Music", l'ultimo grande disco degli Hooverphonic, che di fatto riprende in toto gli stilemi qui espressi dagli Olive (pop elettronico con reminescenze new age, black music ed orchestrali) rielaborandoli in chiave più barocca. Esticazzi dirà qualcuno ma non me ne frega niente; gli Olive non rientrano nelle categorie considerate più in auge qui dentro, ma dato che qui dentro si può parlare di tutto allora perchè non sfruttare veramente questa possibilità? Questo sono io, queste sono le mie proposte, prendere o lasciare; per leggere dei Beatles, dei Queen, dei Genesis o chicchessia ci sono infiniti altri spazi ed opportunità, perchè non sfruttare questo spazio per riportare alla luce delle storie che magari in pochi conoscono, di cui pochi si ricordano, anche in un ambito pop, perchè no? Non sarà di certo la più bella recensione presente sul sito, e io non sono sicuramente il miglior recensore, ma con pagine come questa posso affermare di aver espresso un mio contributo personale, utile e fattivo, ho aggiunto la mia lingua a quella che dovrebbe essere una coloratissima e vivace Babele, e credo che questo meriti un riconoscimento.          

Elenco tracce testi e video

01   Love Affair (03:58)

When you find someone to make your dream
They respond with loving care
His reluctance to contrive his life
Her apparent debonair

In the wake of what she called her right
Here was something they could share
His belief that he was on her side
Her illicit love affair

Long lost love affair
You're not so strange
What you have spared for them
Needed to change
Should always have to change
Always have to change

When their love was all but lost at sea
Quite unable to be seen
In the depths of their subconscious minds
There was something evergreen

If you wipe away her tears you'll find
Bitter sweet humility
It's the backbone of his dignity
What it took to make her see

Long lost love affair
You're not so strange
What you have spared for them
Needed to change

Long lost love affair
You're not so strange
What you have spared for them
Needed to change

Always have to change
Should always have to change

Always have to change
Should always have to change

02   Trickle (04:56)

03   I'm Not in Love (04:39)

04   Smile (04:22)

05   All You Ever Needed (04:25)

06   Indulge Me (04:10)

07   Speak to Me (04:06)

08   Liberty (04:16)

09   Push (04:45)

10   Trust You (03:49)

11   Creature of Comfort (04:05)

What he has is yours to find
It's a wonder what he keeps in his selfish mind
What I need's not carved in stone
But when honestly's in doubt he can stand alone

He is a creature of comfort
Don't think he'll change
Making the most of what he has
I'm going to suffer no shame
Creature of comfort
Don't think he'll change
Wasting the best years of my life
I'm going to shoulder no blame

I'm not sure what he'll do
His priority is him, selfless thoughts are few
May I be just once so bold
If it's all I ever do, I'll make sure your told

He is a creature of comfort
Don't think he'll change
Making the most of what he has
I'm going to suffer no shame
Creature of comfort
Don't think he'll change
Wasting the best years of my life
I'm going to shoulder no blame

He is a creature of comfort
Don't think he'll change
Making the most of what he has
I'm going to suffer no shame
Creature of comfort
Don't think he'll change
Wasting the best years of my life
I'm going to shoulder no blame

Come with me make my day
With no shadow of a doubt I'll make sure you'll pay
Watch my face, time runs by
After all you've ever done, you won't see me cry

Creature of comfort
Best years of my life

12   Beyond the Fray / Take My Hand (11:28)

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