Capolavoro. 

Gli Omen sono uno di quei gruppi leggendari, uno di quei gruppi che conoscono in pochi ma che hanno fatto la storia del genere. Nascono negli Stati Uniti, nell'anno 1983. Il gruppo era composto da 4 componenti: Kenny Powell alla chitarra, Kimball come vocalist, Jody Henry al basso e Steve Wittig alla batteria. Il gruppo si dedica ad un heavy metal puro e veloce, epico e in certi casi melodico. Le canzoni sono semplici e dirette ma non per questo meno entusiasmanti. Per farvi capire si potrebbe dire che delle songs contenute nel platter potevano benissimo trovarsi in Iron Maiden o Killers della vergine di ferro.

Uno dei dischi più belli del genere, uno di quelli più puri e semplici, partorito senza l'aiuto di un'orchestra al seguito. Uscì nel 1984 sotto la label Metal Blade.

Il platter si basa principalmente sui riff precisi e taglienti del maestro Powell e sulla voce calda ma allo stesso tempo potente del cantante J.D.Kimball che ben si adatta al tipo di musica prodotto. Difficile citare le migliori canzoni, perchè tutte si attestano su altissimi livelli. "Death Rider" sembra esser stata scritta dal primo Steve Harris, veloce granitica nel suo incidere è una delle perle del disco. "The Axeman" è un inno al metal più puro che parla di leggende e di battaglie, con il riff iniziale che rimanda ai primi Black Sabbath creando una song dalle tinte oscure che risulta essere uno dei pezzi più pesanti dell'album. "Last Rites" e "Dragon's Breath" sono veloci e potenti con i loro chorus epici. "Be My Wench" è forse uno dei pezzi meno entusiasmanti dell'album, forse troppo forzato ma che comunque in un altro qualsiasi album degli ultimi tempi sarebbe un capolavoro assoluto.

"Battle Cry", la titletrack, è una delle canzoni miglior in ambito epic e una di quelle che più amo. Inizia con un riff distorto, malsano, che poi lascia spazio ad un secondo riff questa volta  più pulito che ci introduce alle strofe cantante in maniera sublime che ci trascinano fino allo stupendo chorus che dona a questa canzone lo scettro di migliore dell'album. Una song immortale...

Le restanti canzoni si alternano su  livelli molto alti con "Die By The Blade" che risulta essere una delle più melodiche del disco, mentre in "Bring Out The Beast" si sentono i rimandi del primo heavy americano, con il testo che non è propriamentedi di quelli più epici... Dulcis in fundo giunge "In The Arena" che con il suo arpeggio iniziale e il suo incedere meno veloce ma maggiormente melodico che si già  si percepisce una maggiore perizia nel songwriting. Quest'ultima song può essere considerata insieme a "Death Rider" e la titletrack la più bella del disco.

Gli Omen rimarranno sconosciuti ancora a molti, troppi, ma questo disco è qualcosa di imperdibile e immortale che ha innalzato gli Omen ad una band di culto. Ascoltatelo, perchè basta la passione a creare puri gioielli e non servono orchestre di decine e decine di elementi per dar vita a canzoni epiche. Uno dei migliori dischi di heavy metal americano e uno dei caposaldi dell'epic. Semplicemente grandioso e leggendario.

Capolavoro.

J.D. Kimball riposa in pace.

Elenco tracce samples e video

01   Death Rider (03:31)

02   The Axeman (04:30)

03   Last Rites (03:43)

04   Dragon's Breath (03:02)

05   Be My Wench (04:08)

06   Battle Cry (03:44)

07   Die by the Blade (03:11)

08   Prince of Darkness (02:48)

09   Bring Out the Beast (04:14)

10   In the Arena (04:00)

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Altre recensioni

Di  Hellring

 Da sempre definito il loro capolavoro dai membri stessi della band, ma non dalla critica.

 Un lavoro davvero notevole che merita sicuramente un ascolto.