L’indagine erotico/sonora dell’universo chiamato uomo collocato in scenografie di note che fuoriescono da drappi di velluto color porpora compie un ulteriore passo all’interno dell’esplorazione dei temi cari alla band svedese. Infatti, per l’ottavo lavoro in studio, Ordo Rosarius Equilibrio scelgono di sviluppare un concept incentrato sull’arte della masturbazione (individuale o accompagnata che sia) e lo fanno per mezzo di undici brani che si aprono con “Glory To Thee, My Beloved Masturbator” e si concludono con “Confessions Of A Sinflower”, giusto per ribadire che la materia viene affrontata senza tralasciare nulla.

Ma se questo, nelle parole e nelle immagini che corredano il booklet, è di certo l’argomento portante di “Onani [Practice Makes Perfect]” (argomento che poi ciascuno è libero o meno di approfondire a proprio piacimento in separata sede) quello che a me preme evidenziare è la strepitosa scrittura che sta a monte delle canzoni, perché Tomas Pettersson e Rose-Marie Larsen hanno saputo concepire un meraviglioso viaggio nell’intima sensualità.

Suoni che si alimentano di umori e amori profondamente intrisi di un sentire pop malinconico e chiaramente filmico, figlio della diversità strumentale e del comune mood educatamente lussurioso, sia quando essi vengono interpretati nella prospettiva folk (neppure troppo apocalittica, quanto piuttosto grandiosa nella realizzazione sessuale) e sia laddove forme di elettronica morbida e perfettamente accoppiata con le partiture acustiche e neoclassiche conducono all’estasi appagante.

Il lavoro rappresenta, per composizione, interpretazione e partecipazione, il momento di massimo splendore per Ordo Rosarius Equilibrio, pur all’interno di una discografia che già era di altissimo livello, il che ne rende ancora più lucente la bellezza.

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