Uscito nel '94, Stress: The Extinction Agenda è il secondo album degli Organized Konfusion, cioè Pharoahe Monch e Prince Poetry.

Le basi sono prevalentemente opera del duo, con qualche intervento da parte di Buckwild, e diciamolo: sono più che ottime. Un buon gusto per la scelta dei campioni (prevalentemente jazz) si unisce a batterie superbe, per un risultato di indubbio effetto.

Dal punto di vista del rap, Pharoahe e Prince sono dei mostri; uno stile originale, metriche perfette, flow semplicemente superbo (con cambi di tonalità, sillabe spezzate e quant'altro). Il loro rap è talmente "forte" che potrebbero dire qualunque cosa, e andrebbe bene lo stesso. Invece, si danno da fare pure nelle liriche, incentrate sul tema del disco, esplicitato dal titolo (e che è ben rappresentato anche dalle atmosfere create dai beat).

L'album inizia con due canzoni bomba: Stress e The Extinction Agenda sono semplicemente bellissime (con campionamenti azzeccattissimi: Mingus per la prima e Herbie Hancock per la seconda), ottime a descrivere lo stress urbano e il livello non cala con Thirteen. Black Sunday è uno dei numerosi inviti del disco a non arrendersi e a lottare contro le difficoltà, e al non farlo da soli. E poi si arriva al picco dell'mcing: Bring It On è rap ai massimi livelli, con una base giustamente minimale, perchè con due mc così non serve quasi a nulla. 

Con Why l'album cambia tono, diventando meno aggressivo e cupo, subito seguita da due pezzi festaioli Let's Organize (con il grande O.C. e un inutile Q.Tip) e 3-2-1 (forse la canzone peggiore). Con Keep It Coming e Stray Bullett si ritorna alle atmosfere iniziali, ma forse con meno efficacia. Infine, Maintain è un pacato ma sincero invito alla resistenza.

Stress: The Extinction Agenda è davvero un gran bell'album di hip hop hardcore (naturalmente, se non vi piace il genere, statene alla larga), oltretutto con una gran bella copertina. Purtroppo, è uscito in un periodo pieno di capolavori: sono tanti i "classici" usciti nella scena newyorkese tra il '93 e il '95, grazie a Wu-Tang Clan (sia come gruppo che come solisti), Nas, Biggie, Mobb Deep, Gang Starr, O.C, A Tribe Called Quest; forse è per questo che raramente questo disco viene nominato, quando si parla di pietre miliari hip hop: dopotutto, non è un album perfetto, a differenza di quelli degli artisti citati prima e usciti in quegli anni.

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