La famosa OST del film, composta ed eseguita dal gruppo rock progressive "I Goblin", formato da Claudio Simonetti, Walter Martino, Massimo Morante e Fabio Pignatelli, integrata da musiche jazz-rock di Giorgio Gaslini, fu scelta da Argento come ripiego. Il regista, infatti, avrebbe voluto addirittura i Pink Floyd per comporla. Il gruppo declinò gentilmente l'invito, perché troppo impegnato nella composizione del loro nuovo album "Wish You Were Here". Tuttavia, Argento sentiva che la musica di Gaslini non andava bene per il film e che occorreva qualcosa di più moderno. La prima stesura dell'ossessiva canzoncina fu definita semplicemente orrenda da Argento, cosa che fece irritare non poco Gaslini, che in seguito abbandonò il progetto lasciandolo incompiuto[. Il regista, inizialmente, avrebbe voluto che a eseguire le musiche del jazzista fossero band all'epoca celebri come Emerson Lake & Palmer o Deep Purple.
All'epoca, per chi aveva appena visto L'esorcista, la colonna sonora di Profondo rosso riecheggiava il brano Tubular Bells, di Mike Oldfield, musica resa celeberrima appunto dal film di William Friedkin, uscito in Italia nella stessa stagione cinematografica, solo cinque mesi prima, il 4 ottobre 1974. Di recente, Argento in effetti ha dichiarato che suggerì ai Goblin di ispirarsi proprio a Tubular Bells... (cit. wiki)
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