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Riprendendo la geniale idea di....me stesso, ecco un piccolo assaggio delle (molte) rubriche a classifica che vedranno la luce nel 2021. A cominciare da oggi vedremo gli album del buon Vinicio Capossela, dal peggiore (o meno bello) al suo capolavoro. Cominciamo subitissimo:
10.All'una e trentacinque circa (1990)
Purtroppo sul fondo della classifica si trova il suo esordio. Prima di tutto puntualizzo una cosa: All'una e trentacinque circa è un buonissimo album, dai toni un po' pianobar parecchio intriganti e contenente in se una manciata di classici (Scivola vai via, Stanco e perduto, la title track), ma anche esperimenti/divertissement come Pongo sbronzo che risultano quasi tragicomici. E quindi, perchè si è meritato l'ultima posizione? Semplicemente perchè ancora il buon Vinicio deve ancora prendere la mano, certi pezzi sono ancora molto grezzi e anonimi (Christmas song e Suite delle quattro ruote). Un esordio buonissimo ma il meglio verrà dopo. Voto pignolo? Massì dai
Voto pignolo: 7+
La gemma: All'una e trentacinque circa (2018 Remaster)
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A 25 anni Vinicio Capossela esordisce con quest'album che suscita l'interesse della critica ma non lo afferma certo presso il grande pubblico. Si tratta di un disco interessante ma non eccellente. Si parla tanto a proposito di questo personaggio di influenze contiane e waitsiane: io dico che questi influssi s… di più