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Fallo sulla apposita barra grigia.
Samuel aveva diciannove anni, non vedrete il suo nome nelle prime pagine dei TG, non sentirete appelli struggenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ogni anno in Italia muoiono circa mille persone nei luoghi di lavoro, ogni i giorno la notizia dovrebbe essere in prima pagina... preferiscono farvi indignare a comando e voi abboccate ingoiando verme e lenza. ( "Vergognoso come abbiano parlato per giorni della ragazza solo perché era "da copertina". Vergognoso nei confronti della ragazza e per come si tratta un argomento serio". cit: @sotomayor aka @carlocimmino) Gruppo operaio 'E zezzi 'A flobert
  • iside
    8 mag 21
    Modifica all'ascolto: «@[sotomayor] ». Vedi la vecchia versione l'ascolto di iside: Samuel aveva diciannove anni, non ved...
     
  • TataOgg
    8 mag 21
    É da vomito. Infatti.
     
  • lector
    8 mag 21
    E' il prezzo del benessere, bambole...
     
    • iside
      9 mag 21
      il problema non è "si muore lavorando" il problema è " siete indignati quando vogliono voi siate indignati". il potere vi manipola e voi siete tanto pecoroni di strombazzare ( e qui ce l'ho con la federazione sindacale che mi rappresenta) addirittura degli sciperi spontanei! spontenei stà fava! sarebbe da farne tre al giorno di quegli scioperi.
    • TataOgg
      9 mag 21
      Lector, sta volta non ho proprio capito questo tuo intervento.
      La sensibilità per una morte sul lavoro non dovrebbe risvegliarsi solo nel caso in cui a morire è una ragazza carina e giovane, dovrebbe essere sempre uguale. Trovo disgustoso essere martellata continuamente dalle sue foto in posa mentre per un operaio con la pancia che non è stato comparsa in un film di Pieraccioni viene a mala pena riservato un titoletto sui giornali locali. E di questi operai e delle loro famiglie distrutte, parliamo di casi quasi quotidiani, non gliene frega nulla a nessuno. Non ho mai visto un datore di lavoro andare in prigione, per esempio, se devo dirla tutta.
      Per scatenare un minimo di empatia in tal senso siamo ridotti al livello del gossip. Deve essere "pruriginosa" anche la notizia tragica perciò credo che più in basso di così non si possa cadere, soprattutto perché ad alimentare questo tipo di narrazione sono i giornali e i personaggi dello spettacolo (e questi ultimi ormai contano più di chiunque altro per chi è vissuto e si è riprodotto e ha studiato sulla fininvest e ora guarda le storie di IG). Siamo educati al culto del porcile e da lì non si scappa e tutto ciò è molto più legato al tuo editoriale di quanto non sembri.
    • TataOgg
      9 mag 21
      Non c'è alcun benessere in questo.
    • lector
      9 mag 21
      Cara @[TataOgg] , lo so...se è difficile l'ironia, molto più difficile è il sarcasmo (difficile da rendere, difficile da cogliere). Forse avrei dovuto usare le virgolette ma, chiedo venia, credevo che la citazione fosse universalmente nota.
      La mia è una notazione dolorosa.
      Ma magari può essere utile che io ribadisca alcuni punti: io non ho visto indignazione (al massimo, nei casi migliori, giusto un po' di pietas), ormai per il sentire comune la morte sul lavoro è un dato endemico. La lagrimuccia lava la coscienza e aiuta a dimenticare più in fretta (pensa ad Alan Kurdi).
      In più, io considero la richiesta di leggi più stringenti sulla sicurezza sul lavoro (e pene certe per chi non le rispetta) assolutamente sacrosante, MA la cui utilità è - al massimo - simile a quella degli antidolorifici per un malato terminale di cancro.
      Finchè il lavoro sarà considerato come una merce e finchè l'unico parametro per giudicare una merce sarà il costo, le morti sul lavoro continueranno ad essere inevitabili.
    • TataOgg
      10 mag 21
      ti rispondo in privato.
    • iside
      10 mag 21
      @[TataOgg] che lo insulti privatamente?
  • asterisco
    9 mag 21
    Quanto cazzo hai ragione!
     
    • iside
      9 mag 21
      quanto vorrei aver torto.
  • fedezan76
    9 mag 21
    Condivido il discorso in generale, ma nello specifico mi sembra stiano parlando / scrivendo molto anche di questo Samuel. Piuttosto mi chiedo come mai appunto si torni a parlare adesso di questo tema quando invece è spesso (troppo) trascurato. Devo dire ad ogni modo che nelle aziende che ho modo di visitare c'è una maggiore sensibilizzazione alla sicurezza rispetto al passato. E meno male, speriamo che il post pandemia non ci riporti indietro.
     
    • iside
      9 mag 21
      Si ne è tornato a parlare perché i mass media hanno trovato la vittima giusta. Come dice @[TataOgg] commentando @lector

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