'Tales From Monographic Oceans': viaggio a braccio in un braccio di mare, tagliando gli istmi di alcune discografie (Graham Parker 39, 15)
'Non fatemi domande', ma semplicemente ascoltate questo Grande.
Uno che in pieno punk e in piena new-wave ci esaltava col suo rock'n'roll dai nervi bianchi ma coll'anima nera (e quanta 'anima', e quanto 'nera'...errebì, soul, reggae).
Lo farà per quarant'anni e speriamo continui a farlo ancora per molto.
OK Hieronymus
'Non fatemi domande', ma semplicemente ascoltate questo Grande.
Uno che in pieno punk e in piena new-wave ci esaltava col suo rock'n'roll dai nervi bianchi ma coll'anima nera (e quanta 'anima', e quanto 'nera'...errebì, soul, reggae).
Lo farà per quarant'anni e speriamo continui a farlo ancora per molto.
OK Hieronymus
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imasoulman
7 ott 21Mi chiedo se le orecchie a certi recensori abbiano fatto una buona riuscita.
Qui abbiamo di nuovo un Parker che torna sui suoi passi, banda nuova (ok, Brinsley Schwarz c'è sempre e questa è garanzia, ma lietamente si segnala seduto dietro la batteria l'Attractions di lunghissimo corso Pete Thomas) suoni nuovi che sono un U-turn verso l'asciuttezza dei primi tempi.
E il mood del disco tutto, intimo ed arrabbiato al contempo, torna a spezzare il nostro vecchio cuore di rockers dall'anima metà bianca, metà nera.
Valga per tutte la 'Cupid' di Sam Cooke messa a fine corsa, della quale, qui dentro, ho già parlato troppe volte e non voglio sottrarle il valore inestimabile che alemno per me rappresenta.
*la recensione ufficiale, 2 stelle e mezza. Per fortuna, tra gli 'users' è tutto un florilegio di quattro-cinque stelle.
De...Marga...
7 ott 21lector
7 ott 21