Avara pena, tarda il tuo dono
in questa mia ora
di sospirati abbandoni.
Un òboe gelido risillaba
gioia di foglie perenni,
non mie, e smemora;
in me si fa sera:
l’acqua tramonta
sulle mie mani erbose.
Ali oscillano in fioco cielo,
labili: il cuore trasmigra
ed io son gerbido,
e i giorni una maceria.
.:. Salvatore Quasimodo .:.

Julio César Ernesto Fernandez Larraz è nato nel '44 a L'Avana, Cuba.
Figlio di un direttore di giornale, iniziò a disegnare fin dalla tenera età.
Le istantanee fantasiose ma realistiche della vita sono i soggetti frequenti di Julio.
Sebbene queste ambientazioni siano soggetti comuni dell'arte latinoamericana del tardo XX secolo, le interpretazioni di Larraz sono caratterizzate da una tecnica precisa e da una delicatezza unica e dettagliata.
Contenengono molti indizi biografici i dipinti di Larraz e fanno un'allegoria della sua vita, mostrando la progressione della sua infanzia e i viaggi, con gli studi che continuano aa ampliare il suo lavoro.
Tra le sue opere si notano tecniche di pittura e riferimenti a stili di pittura surrealista, all'inizio del moderno XVII secolo spagnolo ed europeo.
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