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RAY CHARLES - IN THE HEAT OF THE NIGHT
mi dispiace dirlo, mi fa sentire centenaria ma dico io: possibile che tutti e dico i migliori di tutti abbiano avuto successo negli anni 70 c'era una magia in quella decade o che??
  • cofras
    8 lug 24
    L'hai detto, sorellina.
     
  • withor
    9 lug 24
    Purtroppo alcuni altri hanno avuto successo anche dopo...Gigi D'Alessio ad esempio!
     
    • kyra1
      9 lug 24
      vero, With : Gigione nostro: formidabile cantante e pianista eccellente.
      Superò il maestro Merola e venne santificato a Napulè negli anni 80. A tutt'oggi insuperato cantore della corrente Tamarristica.
    • withor
      10 lug 24
      Un mostro!
  • Fabriguitar
    9 lug 24
    La fioritura riguardava tutta la società occidentale. Un momento di entrata nella maturità di tutto un sistema, per cui gran parte dei giovani di questa parte di mondo credevano in un futuro, si stavano acculturando, miracano a crescere di più, pieni di speranza.
    Poi l'evoluzione è continuata chiudendo il ciclo.
    È il pubblico che fa gli artisti, come è il pubblico che crea i dittatori.
    Se alcuni di noi vivono con la testa nei 70 è perché siamo alieni, sfollati dalle strade piene di sogni.
    Baci a tutti, che oggi va così.
     
  • kyra1
    9 lug 24
    Il ns filosofo meriterebbe di più di queste scarne pagine, bravo Fabriguitar
    Per quel che mi riguarda , a parte la musica ,degli anni 70 non salvo quasi niente: tentativi mal riusciti di camminare per altri sentieri. Il passato è totalmente inutile, il futuro inesistente e ciò che conta è questo cupo presente, tutto ciò per dirti che non vivo negli anni 70, Ay ! quei filmati di autori celeberrimi che tentavano la rimonta cancellando le sciocchezzuole scritte negli ultimi decenni s'inerpicano sulle barricate seguiti da fotografo provvidenziale, , Ay!! Regis Debray e la fine ingloriosa governativa, Ay!Ay!! l'elenco di filosofi d'assalto! In tutto questo tsunami la classe operaia invocata di continuo, con poche eccezioni ,continuava a lavorare per il Padrone delle Ferriere e i contadini continuavano a vivere come sempre ( a parte eccezioni ovviamene) .
    La musica , a parte l'italiana, era l'unica cosa che fosse cambiata. e meno male.
     
    • Fabriguitar
      9 lug 24
      Tutto vero quello che dici, però credo che siano i due lati di una medaglia della quale (soprattutto a posteriori) vediamo sì il lato cattivo della manipolazione e tradimento delle masse ma anche, nello specifico della musica, il lato che ha permesso di affermarsi a quell'arte popolare e quella musica. Si è massificato il pubblico su certi gusti e su un certo livello culturale (nel '68 '69 in Occidente le università si aprono e questo almeno per un po' è stato evidente progresso, non solo interno alle università), che infine ha premiato artisti pop di spessore. Un circuito virtuoso che qualche anno dopo è arrivato al culmine per poi, ovvio, scendere. Col superamento della fase più ideologica, credo che ci siano stati due o tre anni di interregno (in Italia forse 79-82, comunque eravamo tutti già in piena globalizzazione, anche in altri posti ci si sposta di pochi anni) nei quali il flusso creativo della musica pop è stato relativamente libero, sia dalle precedenti ideologie che dal successivo impero mercantile. Poi sono sempre discorsi generali, ai quali si potrebbero trovare milioni di eccezioni e difetti...
      Comunque, ecco, il mio pensiero partiva dal contesto ma per ficcarsi nella musica pop senza tanto discriminare. Perchè ovviamente sono attaccate per l'obelico, società e cultura popolare. Si tirano a vicenda, senza escludere un parziale (o abbondante) uso politico della cultura pop.
      Me lo chiedo spesso perchè mi chiedo, per il mio interesse pratico, cosa sia una bella canzone. Cosa manchi a una canzone di oggi per valere almeno la metà di una di quegli anni. E mi rispondo che non è (solo e/o necessariamente) un fatto estetico, ma prima di tutto viene il contesto.
      Il livello di comunione e di abbraccio con il resto del mondo che si aveva ascoltando per radio… Bollicine (prendo apposta ad esempio un brano accusabile di riflusso…) non si ha ascoltando un brano che ha venduto 1000 copie, per bello che sia. E la magia credo che sia in quell’abbraccione, in quel sentirsi uno in mezzo agli altri, comprensibile da loro e in grado di comprenderli. Sogni facili, stereotipati senza troppo giudizio, forse? Forse sì, ma l’immaginario è tutto e la musica ne è umile strumento.
      Riflessioni fra me e me , poi magari fra 10 minuti mi contraddirò :-)
    • kyra1
      9 lug 24
      non contraddirti , la tua esposizione è perfetta.
  • kyra1
    9 lug 24
    ps. io ho una maremmana gigante che al mattino è pronta alle /!!! la Chicca.
     

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