La commozione di PAPA LEONE XIV davanti alla folla in PIAZZA SAN PIETRO
Alla fine, il Presidente ha scelto il nuovo mister che, sebbene provenga dalla scuola americana (non certo una delle più rinomate!) si è fatto le ossa nei campionati latinoamericani, soprattutto in Perù. Si sa che è un difensivista che privilegia la difesa a 4 e che gioca con una punta e almeno due trequartisti; questo vuol dire che saranno necessari almeno 3/4 acquisti di spessore se si vuole puntare a ben figurare in campionato. Si sa che la "lista della spesa" è già stata presentata al Presidente. Vedremo...
Alla fine, il Presidente ha scelto il nuovo mister che, sebbene provenga dalla scuola americana (non certo una delle più rinomate!) si è fatto le ossa nei campionati latinoamericani, soprattutto in Perù. Si sa che è un difensivista che privilegia la difesa a 4 e che gioca con una punta e almeno due trequartisti; questo vuol dire che saranno necessari almeno 3/4 acquisti di spessore se si vuole puntare a ben figurare in campionato. Si sa che la "lista della spesa" è già stata presentata al Presidente. Vedremo...
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dsalva
8 mag 20:52DottorJazz
8 mag 21:06cofras
8 mag 21:08Ottandro
8 mag 21:55ZiOn
8 mag 22:27lector
8 mag 22:33Ottandro
8 mag 23:54ZiOn
8 mag 23:56Ottandro
9 mag 00:00Relator
9 mag 10:09Stanlio
9 mag 11:02[..]Eppure ci sono dei punti che non possiamo trascurare:
– Durante il suo episcopato a Chiclayo, in Perù, è stato accusato di non aver fatto niente, da vescovo, per indagare circa dei presunti abusi compiuti da due sacerdoti locali verso tre ragazze minorenni, né avviato misure di protezione. Inoltre, nel 2025, il gruppo di difesa delle vittime SNAP lo ha accusato di aver ostacolato le indagini civili usando il suo potere per proteggere gli abusatori con il silenzio;
– Si è opposto al coinvolgimento delle donne nei ruoli clericali;
– Totalmente contrario all’aborto (criticato oltretutto per non distinguere i casi diversi in cui viene applicato, come stupro o pericolo per la madre) e all’eutanasia (perfino all’interruzione dei trattamenti);
– Contrario al matrimonio, ha però di recente aperto alla possibilità di benedizioni pastorali per le coppie omosessuali, pur mostrando cautela verso la comunità LGBTQIA+ (innovatore nelle dichiarazioni e conservatore nella dottrina);
– Nessuna presa di posizione chiara sul tema Palestina (viene percepito come troppo prudente in materia di conflitti internazionali, con un approccio più spirituale che geopolitico);
– Nonostante la formazione missionaria, è visto come favorevole al potere centrale della Curia e poco incline a coinvolgere la base laicale (criticato da alcune conferenze episcopali per un centralismo eccessivo).
Insomma, c’è chi parla di continuità con Papa Francesco e chi invece sente odore di un passo indietro. Forse progressista, ma comunque moderato, proprio oggi che ci sarebbe stato bisogno di uno slancio coraggioso.
L'immagine non l'ha messa lei ma un'altra mia amica. (ceramista)
Ottandro
9 mag 11:14Stanlio
9 mag 11:27Ottandro
9 mag 11:46tia
9 mag 11:25Stanlio
9 mag 11:29DottorJazz
9 mag 12:56Stanlio
10 mag 16:20"Io non sono affatto un esperto vaticanista, lo premetto.
Anzi, diciamo che non so praticamente nulla di preti, cardinali e via dicendo.
Non conosco le loro posizioni, non li seguo e, in linea di massima, non mi interessa in alcun modo farlo.
Alla notizia dell’elezione di Prevost, come un po’ tutti, credo, sono andato a controllare chi fosse e ho scoperto che, nella curia, è considerato un “progressista moderato”.
Fino a quel momento, lo avevo a malapena sentito nominare di striscio.
Da quel preciso istante in poi, però, mi sono ritrovato con i social gonfi di gente che scriveva post indignati contro il nuovo Papa.
A quanto pare, la vulgata è che, nel 2022, avrebbe coperto degli abusi di un prete a Chiclayo, in Perù.
Le accuse sono partite da una serie di account chiaramente riconducibili all’estrema destra americana (Prevost aveva twittato, in passato, contro Trump e, specialmente, Vance) e poi si sono sparse a macchia d’olio, finendo per rimbalzare sulle pagine di diversi quotidiani di destra e pure sui profili di alcuni “opinionisti social” di “sinistra”.
Io, da ignorante in materia, sono rimasto estremamente colpito dal fatto che così tanta gente conoscesse vita morte e miracoli di un tizio di cui io, in pratica, a malapena ero al corrente dell’esistenza, quindi ho fatto qualche rapida ricerca.
E da quello che ho letto persino i giornalisti che si sono occupati di quell’indagine, ai tempi, si sono premurati di mettere le mani avanti e specificare che Prevost non era affatto coinvolto nella cosa e che, anzi, quando ne fu informato si rivolse direttamente alle vittime e disse loro di denunciare l’accaduto alla polizia.
O almeno questo è ciò che riportano Pedro Salinas e Paola Ugaz, ovvero gli autori dell’inchiesta.
Stanlio
10 mag 16:20Poi, sempre sugli stessi account “desinistra”, ho letto che questo Papa sarebbe una mezza sconfitta perché è contrario all’aborto, mica come Zuppi (che era, in pratica, il candidato ideale della sinistra social).
Ed è vero: Zuppi risulta essere molto più aperto e dialogante di Prevost su molti temi.
Specialmente sulla comunità lgbt.
Ma oh, va detto che pure Zuppi, per quanto aperto, dialogante e simpatico, non è mica Don Gallo, eh.
Però, a quanto pare, la cosa non è molto chiara per molti.
La CEI, sotto la guida di Zuppi, ha espresso preoccupazioni riguardo alla percezione dell’aborto come un diritto, per dirne una.
E Zuppi in persona ha evidenziato l’importanza di applicare pienamente la parte preventiva della Legge 194, che include il supporto attraverso i consultori (ovvero una delle parti della legge più invise alla sinistra).
Ora, da ignorante (lo ripeto per l’ennesima volta, semmai non si fosse capito), a me sembra di poter dire che, sul tema, entrambi concordino sul fatto che sarebbe meglio se non si potesse abortire.
Chi con posizioni più nette, chi in maniera più morbida.
E sarebbe strano il contrario, in realtà, visto che, per la loro religione, l’aborto è un peccato mortale.
Ragazzi: questi erano in corsa per diventare Papa, mica per fare il segretario di SEL, forse non è chiaro.
Non potete pretendere che il capo di una religione che si basa su certi dogmi prenda il posto del vostro leader politico di riferimento.
È demenziale.
Questo dimostra una volta in più come, qui da noi, la laicità dello Stato sia un concetto profondamente malinteso.
Leggo di gente che si dichiara non credente e si indigna perché il Papa non condivide il loro indirizzo sui diritti civili ma si basa sulla dottrina ecclesiastica.
Abbiamo una sinistra ridotta ai mimimi termini, una destra neofascista maggioranza nel Paese e ci incazziamo perché il Papa (IL PAPA) non è in prima linea a combattere le battaglie che dovremmo combattere noi.
Basta, su, smettiamola di renderci ridicoli."
Farnaby
11 mag 04:56Dislocation
11 mag 10:52Farnaby
11 mag 15:37