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The Famous Knockout: Marciano KO's Walcott Quando iniziò a scalare il mondo dei pesi massimi, la boxe aveva bisogno di qualcosa, anzi, di qualcuno, il ring s'era ritrovato orfano di una figura capace di incendiare cuori e dal Massachusetts, quel fuoco stava arrivando, aveva un nome italiano, una mascella dura e una mano destra che sembrava un’incudine.

Rocco Francis Marchegiano alias Rocky Marciano, figlio di un immigrato abruzzese e una madre beneventana, entrava nei palazzetti col passo di chi non si sente una star, ma uno che deve ancora guadagnarsi tutto, non parlava molto, non schivava con eleganza, ma avanzava come chi cerca il bersaglio ma non il bel gesto e colpiva, cristo, se colpiva.

Lo chiamavano “La roccia” ma la sua mano destra aveva un nome tutto suo: Suzie Q, un colpo solo, e il sipario calava.

Nel '51 mette fine ai sogni di ritorno di Joseph Louis Barrow alias Joe Louis, stendendolo al Madison Square Garden, poi demolisce tutti.

Philadelphia 23 settembre 1952, il titolo in palio è quello dei massimi, ed il campione in carica è Jersey Joe Walcott, sul ring sale l’esperienza contro l’istinto, la tecnica contro la pressione.

Rocky è imbattuto, ma lo considerano ancora rozzo, grezzo, quasi un dilettante, per usare proprio le parole di Walcott.

Il match inizia male per illo: va giù al primo round, per la prima volta nella sua carriera, è un sinistro "chirurgico" quello che lo spedisce al tappeto, contro il volere del suo angolo si rialza al 4 e non molla.

Walcott boxa bene, molto bene, frustrante, tecnico, elegante, Marciano sembra un passo indietro, ma ha una sola idea in testa: accorciare, lavorare, logorare e col passare dei round, il ritmo cambia, Walcott inizia a rallentare, Marciano no.

Al 13º round, Rocky sa di essere indietro ai punti e lo sa anche il suo angolo, se vuole vincere, deve farlo ora, nessuna strategia, niente calcoli, solo quel destro, quel "Suzie Q" che ha spezzato ossa ed ambizioni a decine di avversari, passano 43 secondi, Walcott prova una finta col sinistr e si scopre, Marciano lo inchioda con uno dei colpi più devastanti della storia del pugilato, “Suzie Q” parte, netto, secco, e si infila sulla mascella, il campione si piega su se stesso e mentre è ormai quasi privo di sensi, Rocky lo colpisce con un gancio sinistro, rallentandolo all’ultimo, accorgendosi di ciò che ha fatto, lo frena, non per pietà, ma per rispetto.

K.O. secco, Marciano è il nuovo campione del mondo!

Walcott, al risveglio, dirà soltanto: “Non ricordo nulla, non so se è stato un destro o un sinistro, so solo che, all’improvviso "bang" ed era finita.”

Quel giorno la boxe non fu più la stessa, nasce un nuovo re, uno che non assaggiò mai il sapore della sconfitta combattendo per 49 volte, senza perdere mai, uno che ha lasciato sul ring tutto, anche se stesso.
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