I Nuova Idea sono un gruppo “storico” della mitica stagione progressive italiana: il loro “In The Beginning” e’, a suo modo, una pepita da riscoprire. Ora, sulla scorta di molti “ritorni” illustri – Latte e Miele, Un Biglietto per l’Inferno, La Locanda delle Fate, Errata Corrige, Il Rovescio della Medaglia per citarne qualcuno – il batterista e compositore dei Nuova Idea Paolo Siani ha messo in piedi un’operazione nostalgica ma che, in realta’, guarda al futuro: si e’ circondato di numerosi e validi collaboratori riesumando la gloriosa sigla. Si tratta del secondo album di Paolo Siani che segue il precedente e valido “Castles, Wings, Stories & Dreams” e il DVD “Nuova Idea – Live Anthology”. Il nuovo lavoro e’ intitolato “Faces With No Traces” e vede, come si diceva, la partecipazione di ben 21 musicisti musicisti fra cui i vecchi amici Ricky Belloni alla chitarra, Marco Zoccheddu al piano e Giorgio Usai all’Hammond.
L’iniziale “Intro Duduk” e’ caratterizzate dalle evocative sonorita’ del Duduk , antico strumento etnico della tradizione musicale armena, suonato da Gevorg Dabhayan, esperto musicista locale. La successiva “No One’s Born A Hero” ci trasporta in un’atmosfera magica dove si narra di un’antica leggenda e di una lotta fra un contadino e un gigante. Con “Welcome Aboard” saliamo su una mitica nave che ci fara’ viaggiare nel Cosmo e ci fara’ visitare territori sconosciuti: un brano relmente da brividi. In “Black Angel’s Claws” Paolo Siani suona tutti gli strumenti donando alla musica un sapore orientaleggiante e vagamente psichedelico. “Rock Star” e’ invece un tirato brano hard-rock con protagonista Ricky Belloni alla chitarra, Roberto Tiranti al basso e alla voce. Dopo la cover di “Post War Saturday Echo” dei Quatermass e’ la volta di “Three Things” in cui risalta il cello Eva Feudoi Shoo. La conclusiva e strumentale “E’riu” e’ dedicata alla musica celtica e all’Irlanda: dopo l’iniziale parte orchestrale la musica diventa poi una danza sfrenata con protagonista Marco Zoccheddu alla fisarmonica.
In definitiva “Faces With No Traces” e’ un buon album che piacera’ di sicuro agli amanti del prog e della buona musica.
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