Il Trasformista si fa sentire sui social e lo fa con un prodotto di qualità medio-alta. Il sound non è nulla di nuovo ma il grime di Papilla Bronx, all'anagrafe Gianluca Calabrese, si fa sentire come un tuono a ciel sereno. Il progetto è da definirsi camaleontico in quanto passando da una traccia all'altra ci si chiede se sia un mixtape oppure una compilation di differenti artisti, il che e' a tratti piacevole e a tratti no. La risposta però la troviamo sin da subito nella copertina dove si avvisa sin da subito che il progetto presenta sonorità diverse e che più che un disco è una prova da parte dell'artista per capire di che pasta sia fatto. Iniziamo così quindi il viaggio all'interno di Transformixtape (Samurai Champloo Edition) che con le sue otto tracce descrive al meglio il processo di ricerca di stile definitivo di questo artista poliedrico. Le tracce sono nel complesso ben sviluppate con particolare attenzione, tra tutte spiccano Kamikaze e Troika. La prima è accompagnata da un video alquanto curioso e professionale e da una strumentale all'altezza delle migliori produzioni d'oltreoceano. Nella seconda l'autore abbraccia uno stile chill su di un beat rhythm and blues, l'influenza di un rap stile fine anni '90 si sente nelle strofe di Papilla e Norman, un po' meno nel ritornello dove lo stile contemporaneo ci riporta al presente dopo pochi secondi. L'utilizzo di campioni tratti dall'anime giapponese specificato nel sottotitolo sembra portare il lavoro ad un gradino inferiore rispetto a quello sul quale potremmo davvero piazzare tale prodotto, tuttavia l'artista ha chiaramente voluto il tutto e non possiamo biasimare questa sua scelta.

Nota dolente per Revisitation che sembra abbassare la qualità del progetto nel suo insieme ma nonostante questo il disco rimane un buon progetto da ascoltare in attesa di sviluppi stilistici da parte dell'artista. Aspettiamo l'album per dare un verdetto finale, intanto voto 4.

Carico i commenti... con calma